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Intervista a Juncker, bufera su Fazio

01 aprile 2019 | 19.39
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(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

Dopo l'intervista al presidente francese Emmanuel Macron, Fabio Fazio di nuovo sotto attacco per l'ospitata del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker. Il primo a puntare il dito dopo il colloquio con il lussemburghese è stato Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia e componente della commissione di Vigilanza Rai. "Fazio ha eluso e anticipato la par condicio, aprendo così la campagna elettorale contro il fronte sovranista". Ironico Massimiliano Capitanio, che interviene a nome Lega: "Complimenti a Fazio! Fa benissimo a mostrare il volto più ambiguo e preoccupante dell'Europa, il volto dell'Europa che ha umiliato l'Italia", dice il leghista, anche lui nella Commissione di Vigilanza. Per Mollicone è però il caso di rispettare la par condicio: "Ora si intervisti il premier ungherese Viktor Orbán". Una proposta che da Forza Italia però non viene raccolta. Giorgio Mulè ribatte all'esponente del partito di Meloni: "Prima gli italiani, è il caso di dire guardando alle proteste di Mollicone, e poi penseremo agli ungheresi".

Altolà a Mulè dal Cinque Stelle Primo Di Nicola, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, che chiede di non ingerire sui palinsesti. "Il numero di politici presenti in un 'confronto' politico non saranno scelti dalla Vigilanza, tanto meno da lei... se ne faccia una ragione". Dall'opposizione il dem Michele Anzaldi vede, dietro le polemiche su Fazio, il tentativo di "intimorire e ricattarlo sulla scelta degli ospiti, usando la leva dello stipendio". Per il deputato Pd e segretario della Vigilanza Rai "la par condicio non c'entra nulla".

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