La scrittrice romena Nina Cassian, poetessa controversa dalla penna sottile e disarmante, e' morta per un attacco cardiaco nella sua casa di New York all'eta' di 89 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta lunedi' scorso, e' stato dato dal suo terzo marito, Maurice Edward. Considerata l'ultima figura emblematica della tradizione modernista erede di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte Brancusi e Tzara, Ionesco, Eliade e Cioran, la produzione poetica di Cassian e' stata raccolta nell'antologia ''C'e' modo e modo di sparire. Poesie 1945-2007'', pubblicato in italiano dall'editore Adelphi nel 2013. Era nata il 27 novembre 1924 a Galati da una famiglia ebrea ed aveva aderito poco piu' che ventenne alla gioventu' comunista.
Nel 1985, gia' titolare di una lunga carriera di successo, durante un soggiorno negli Stati Uniti, Cassian fini' nel mirino della polizia del regime di Ceausescu che aveva scoperto certi suoi testi caustici contro la politica comunista: decise allora di non tornare in patria e chiese asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinacque a nuova vita, insegnando scrittura creativa all'Universita' di New York e riproponendo e traducendo in inglese (a volte anche con una vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio) le sue poesie nonche' la stesura di nuovi componimenti. (segue)