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Da Monet a Van Gogh, al Vittoriano i capolavori del Musée d'Orsay

17 febbraio 2014 | 15.54
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Da Monet a Van Gogh, al Vittoriano i capolavori del Musée d'Orsay

Da sabato 22 febbraio e fino all'8 giugno 2014 il Complesso del Vittoriano ospita la mostra 'Musée d'Orsay. Capolavori'. L'esposizione porta per la prima volta a Roma opere realizzate tra il 1848 e il 1914 dai grandi maestri francesi, Gauguin, Monet, Degas, Sisley, Pissarro, Van Gogh, Manet, Corot, Seurat e molti altri, proponendo un percorso artistico che, attraverso una selezione di oltre 60 opere, parte dalla pittura accademica dei Salon e attraversa la rivoluzione dello sguardo impressionista fino ad arrivare alle soluzioni formali dei nabis e dei simbolisti.

La storia delle avanguardie e della modernità sarà preceduta dall'inedito racconto dedicato al Musée d'Orsay: in origine una stazione ferroviaria. Un percorso dedicato alla sue collezioni, alla costruzione dell'edificio per l'Esposizione Universale del 1900, fino alle trasformazioni successive, con una particolare attenzione al fondamentale lavoro di allestimento e museografia realizzato nel 1986 dall'architetto italiano Gae Aulenti, scomparsa l'anno scorso.

La mostra, curata da Guy Cogeval, direttore delle collezioni e conservatore del Dipartimento di pittura del Musée d'Orsay, è articolata in cinque sezioni. La prima è incentrata sull'arte dei Salon, nucleo originario della collezione, che viene posta a confronto diretto con l'allora emergente arte realista, al tempo disprezzata; la seconda sezione illustra i cambiamenti apportati alla pittura di paesaggio dalla Scuola di Barbizon, che danno inizio allo studio impressionista della luce. Segue la sezione dedicata alla modernità ritratta dagli impressionisti. L'esposizione indugerà poi sull'evolversi del linguaggio pittorico della seconda metà dell'Ottocento nella sua declinazione simbolista, per concludersi (nella quinta e ultima sezione) con l'eredità lasciata dall'impressionismo.

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