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15 maggio 2014 | 14.00
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Via libera del Cda di viale Mazzini. Nel provvedimento sono compresi anche gli emolumenti per la presidente Tarantola. Il direttore generale, a quanto apprende l’Adnkronos, avrebbe comunicato la decisione prudenziale di applicare il tetto su tutti e 44 i dirigenti che superano la soglia

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Il Cda Rai, a quanto si apprende, avrebbe appena deliberato un compenso complessivo annuo lordo di non più di 240 mila euro per il presidente che finora ammontava a 360 mila euro. In questo modo il Cda di Viale Mazzini ha adeguato gli emolumenti del presidente al nuovo tetto stabilito dal decreto Irpef.

Nel corso del Cda poi il direttore generale, a quanto apprende l’Adnkronos, avrebbe comunicato la decisione prudenziale di applicare il tetto su tutti e 44 i dirigenti che superano la soglia (fra questi solo 5 sono molto al di sopra) e di accantonare in un fondo rischi la differenza tra la cifra che i dirigenti prendevano fino ad oggi e i 240 mila euro del tetto, in modo da avere le risorse necessarie sia in caso di cause da dover affrontare, sia nel caso in cui le previsioni del decreto cambino in corso di conversione.

Come spiegano, infatti, alcuni esperti è prevedibile che i dirigenti coinvolti dalla misura di taglio al compenso facciano causa ed è possibile che la vincano, visto che i contratti di lavoro che li legano alla Rai sono di diritto privato e che il taglio lederebbe quindi il principio della irriducibilità della retribuzione maturata ed anche il principio costituzionale di parità di trattamento, visto che il tetto indicato dal dl Irpef interviene solo sui compensi dei dirigenti Rai (fissati con contratto di diritto privato) e non su quelli, per esempio, dei dirigenti Mediaset.

In sostanza, nella fase attuale si è scelto di agire con prudenza e di avere ulteriori approfondimenti legali. C’è poi anche chi fa osservare che l’abbassamento del tetto agli stipendi comporterà minori introiti fiscali per lo Stato. In tutto ciò il tetto ai compensi per i 44 dirigenti produrrebbe, a quanto si apprende, un risparmio che si aggira fra i 3,5 mln e i 4 mln di euro. Oggi il Cda ha poi votato l’aggiornamento del piano fiction che è passato con 5 sì e 4 astenuti, dopo le osservazioni di qualche consigliere che ha criticato le scelte sulle società di produzione.

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