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Oscar a 'La grande bellezza', Verdone: ''Il film capito meglio all'estero che da noi''

03 marzo 2014 | 17.14
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Oscar a 'La grande bellezza', Verdone: ''Il film capito meglio all'estero che da noi''

Roma, 3 mar. (Adnkronos/Ign) - "Questo film è stato compreso nella sua bellezza e nella sua drammaticità meglio all'estero che in Italia ed è questo che ha fatto la differenza''. Così Carlo Verdone, tra gli interpreti del film 'La grande bellezza', commenta all'Adnkronos l'assegnazione dell'Oscar alla pellicola di Paolo Sorrentino.

''Hanno capito la potenza di immagini che ha Sorrentino, sorretta dalla bellezza di Roma, che è una scenografia per raccontare un'umanità senza futuro, senza orizzonte - continua - il film di Sorrentino è un film sulla solitudine, anche molto spirituale. Un film sul dramma umano, che non è solo italiano ma di tutto il mondo occidentale".

"Per me è una soddisfazione grande perché io faccio commedie e per me questo era il primo film drammatico" sottolinea l'attore. "Questo Oscar è un successo straordinario, che arriva in un momento molto importante. Dobbiamo volere più bene al nostro Paese. L'Italia aveva bisogno di una grande finestra internazionale - aggiunge Verdone - e sono felice che sia arrivata con la cultura visto che non ce la facciamo con l'economia. Quello ricevuto da Sorrentino è un premio che aiuta l'industria, dà credibilità, almeno sul piano artistico, all'Italia e sicuramente aiuterà tutti i produttori a trovare più coraggio".

L'attore confessa di non aver guardato in diretta la consegna degli Oscar: "Veramente ho dormito. Poi alle 7:30 mi sono svegliato, ho guardato su internet la notizia e ho telefonato a Paolo. Per la prima volta ho sentito Paolo umano perché di solito è glaciale. Mi ha detto: 'questo successo è di tutto il cast, è di tutti voi. Io non avrei potuto far nulla se ognuno di voi non mi avesse dato l'apporto'. E' stato affettuoso con tutti", conclude Verdone.

Di "emozione incredibile, indescrivibile" parla Sabrina Ferilli, per la quale "aver fatto parte di un progetto così importante, straordinario mi onora. Finalmente il cinema italiano torna ad occupare un posto di primo piano nel panorama cinematografico mondiale, tutto questo può solo essere motivo di orgoglio. La forza di questo film è anche la coralità e la capacità di parlare una lingua universale. È un film dallo stile riconoscibile, unico".

Poi, parlando del suo personaggio, aggiunge: "Ramona, con la sua forza, la sua volontà e anche le sue debolezze, farà sempre parte di me, della mia storia e del mio percorso. Grazie a Sorrentino, alla mia Roma e alla bellezza del nostro Paese, grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo successo. Un bacio e un pensiero va anche a chi ci ha preceduto: Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e Roberto Benigni, eccellenze italiane nel mondo".

Mario Martone osserva: "Certo, fa impressione la coincidenza fra gli ultimi crolli a Pompei e l'Oscar a 'La grande bellezza' di Paolo ma, in fondo, il film mostra la grande bellezza dell'Italia nelle sue incrinature progressive, che portano a cose come queste di Pompei e a centomila altre". Il regista parla di "un film coraggioso'', ''molto 'parisiano': è difficile riuscire a trovare uno sguardo sulla realtà che si avvicini a quello di Goffredo Parise, molto avanti rispetto al suo tempo, e Sorrentino ha questa sensibilità".

Per Nino D'Angelo "è difficile fare ogni cosa a Napoli ma il talento vero non si ferma di fronte a niente" dice all'Adnkronos, commentando l'Oscar. "Sono molto contento, ultracontento, contentissimo. Lo conosco Paolo e, con un certo orgoglio, potrei dire che è anche un mio fan. Lui è un grandissimo talento, un grande regista. Sono contento per l'Italia e per Napoli. E' difficile fare ogni cosa a Napoli ma il talento vero non si ferma di fronte a niente".

"La vittoria di un Oscar per un napoletano vale dieci volte tanto. E' una premiazione alla vita oltre che all'artista" aggiunge. E dedica al regista la sua canzone 'Senza giacca e cravatta', "perché - dice - è un brano che rappresenta la vittoria di tutti quelli che ce la fanno senza scendere a compromessi. Il talento è come la morte: non te lo puoi comprare", conclude il cantante napoletano.

Napoli festeggia anche nelle parole di Gigi D'Alessio che, all'Adnkronos, si dice orgoglioso "come italiano ma soprattutto come napoletano. Abbiamo molto da imparare ma anche molto da offrire e, in questi giorni, il mondo e l'America, ce lo hanno confermato".

''La vittoria di Sorrentino la sento come una vittoria per tutti i creativi italiani - dichiara Gino Paoli, presidente della Siae - è un premio che ci rende orgogliosi e ribadisce, ancora una volta, il talento e il ruolo primario della cultura e dell'arte nel nostro Paese: un'eccellenza italiana nel mondo da difendere e tutelare''.

Per Carlo Rossella e Giampaolo Letta, presidente e amministratore delegato di Medusa Film, che ha coprodotto e distribuito 'La grande bellezza', "si può dire che siamo nella storia. Naturalmente quella del cinema, ma non solo''. E aggiungono: ''Con il cinema, di sicuro, anche un po' tutta l'Italia nelle sue componenti più diverse arricchisce la sua immagine nel mondo".

Soddisfatto anche il presidente dell'Anica, Riccardo Tozzi: "E' il coronamento di quindici anni in cui il cinema italiano ha sperimentato nuove energie e nuove idee".

Aurelio De Laurentiis, presidente del Calcio Napoli, ringrazia Sorrentino: "Sei un napoletano che ci onora".

"Congratulazioni" anche da Rafael Benitez per Sorrentino, "grande tifoso e appassionato del Napoli" scrive l'allenatore spagnolo sul suo sito web. "Congratulazioni Paolo, hai raggiunto l'obiettivo partita dopo partita e alla fine possiamo dire che il bilancio è stato davvero fantastico".

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