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La sister Act siciliana star a The Voice. E 'suorCristina' domina su Twitter

20 marzo 2014 | 17.54
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La sister Act siciliana star a The Voice. E 'suorCristina' domina su Twitter

Roma, 20 mar. (Adnkronos/Ign) - Commenti a valanga, per lo più entusiastici, su Twitter per la suora cantante che ieri a 'The Voice' ha guadagnato un posto nella squadra di J-Ax. L'hashtag #suorCristina da ieri sera è sul podio tra i trend del social network, oscillando fra il primo e il terzo posto.

Non mancano i cinguettii ironici, a partire da quelli del suo coach, J-Ax: "Ora sono in missione per conto di Dio, come i Blues Brothers". E ancora: "Se canti tu la domenica con le donazioni possiamo evitare tutti di pagare l'IMU". Anche Raffaella Carrà, arrivata su Twitter proprio in occasione della partenza della seconda edizione del programma, ha cinguettato su Suor Cristina: "Ma perché l'acquasanta ha scelto quel diavolo di J-Ax?".

Un messaggio audio di suor Cristina allegato a un tweet di 'The Voice of Italy' ("Reduce dal successo di ieri sera Suor Cristina ci manda un importante messaggio"), dice: "Ciao sono Suor Cristina e voglio dire a The Voice che i doni vanno donati".

"E' bene che i religiosi cantino come ha fatto suor Cristina. La mia impressione è positiva. E se poi si canta Gesù Cristo va benissimo", ha commentato all'Adnkronos Giuseppe Cionfoli, salito alla ribalta quando partecipò, come frate cappuccino, al Festival di Sanremo del 1982 e del 1983 presentando rispettivamente 'Solo grazie' e 'Shalom'.

"Finché noi cantori di Dio, lodiamo Gesù Cristo con i nostri brani va tutto bene -osserva Cionfoli, che ha abbandonato la sua vocazione religiosa, continuando però a testimoniare, con il canto, la sua fede - Quando invece cantiamo altro, arrivano le critiche. Noi rispetto all'America siamo indietro di cinquant'anni. Speriamo che a Suor Cristina, che è brava, non mettano i bastoni tra le ruote, come hanno fatto con me. Una suora in un programma fa più notizia rispetto ad un prete o ad un frate", sottolinea.

"Io -ricorda Cionfoli- sono stato il primo frate, in Italia, ad andare a Sanremo. Sono contento quando un religioso, cantando, diffonde la parola e il messaggio di Dio. Speriamo che la Chiesa si accorga anche di noi", conclude.

Suor Cristina riceve anche la 'benedizione' da monsignore Pablo Colino, grande esperto di musica (è prefetto della musica di San Pietro già direttore dei corsi di educazione musicale e dei cori dell'Accademia Filarmonica Romana): "Da sacerdote musicista devo fare una premessa. Quando un religioso o una religiosa vanno in tv a cantare bisogna vederne le intenzioni. Se la strada intrapresa è per fare testimonianza di spiritualità, allora ben venga. Ma suor Cristina non faccia la star".

Monsignor Colino dice all'Adnkronos di non aver visto l'intepretazione della suora ieri sera in tv, ma prende atto del grande successo incassato dalla religiosa sostenuta, dietro le quinte, dal tifo delle consorelle. "Se il canto mi dà la possibilità di avvicinarmi a Dio, allora è una cosa buona. Mi auguro non si pensi solo all'audience".

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