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‘Gomorra’ chiude con numeri record. Donna Imma: “Resusciterei volentieri”

11 giugno 2014 | 16.58
LETTURA: 5 minuti

La fiction targata Sky, diretta da Stefano Sollima con Cupellini e Comencini, è stata la serie più vista in assoluto nella storia della pay tv. L’attrice Maria Pia Calzone (moglie del boss Savastano): “Ho firmato il contratto senza sapere di morire ma lo rifarei’’

Maria Pia Calzone
Maria Pia Calzone

“Resusciterei volentieri”. Donna Imma di ‘Gomorra - la serie’ /FOTO, ovvero l’attrice Maria Pia Calzone, sorride e sospira il giorno dopo la sua morte televisiva della quale, racconta all’Adnkronos, non era a conoscenza al momento di firmare il contratto per la fortunata serie in 12 episodi, ispirata al best seller di Roberto Saviano e diretta da Stefano Sollima con Claudio Cupellini e Francesca Comencini.

Serie conclusasi martedì sera con gli episodi 11 e 12, visti su Sky Atlantic HD e Sky Cinema1HD da 850mila spettatori medi. In particolare, l’11esima puntata è stata vista in media da 822mila spettatori con una share del 2,83%, mentre la 12esima è la più vista dell’intera stagione con 875mila spettatori medi, una share del 2,9% e una permanenza che ha sfiorato anche ieri il 90%.

“Feci una prima fase di provini senza sapere nulla della sceneggiatura e poi ho firmato il contratto senza sapere come andava a finire per il mio personaggio. Quando ne parlai con mio marito, che si occupa di tutt’altro, lui mi rassicurò, mi disse che sicuramente ci sarebbe stata una seconda serie. Solo dopo ho letto la sceneggiatura e gli ho detto ‘amore, sono morta!’”, racconta l’attrice che con il personaggio della moglie del boss Pietro Savastano è stata uno dei punti di forza, e di novità di questa prima serie. Tanto da non rimpiangere affatto la scelta compiuta: “Avevo la certezza che ne sarebbe venuto fuori un bel prodotto, volevo lavorare con Stefano Sollima che dopo ‘Romanzo criminale - la serie’ sicuramente puntava ad ampliare il successo ottenuto. Accettai e lo rifarei”, dice l’attrice, anche se “naturalmente nella seconda stagione una ‘resuscitatella’ me la farei volentieri ma proprio non so come potrebbe succedere”. Un desiderio che per avverarsi avrebbe bisogno della benevolenza di una eventuale divinità dei flashback.

Le ultime due puntate di ‘Gomorra’ i componenti del cast le hanno viste tutti insieme appassionatamente martedì sera a Roma e Calzone tira ora le somme del suo personaggio: “Nella sua parte più lineare, più semplice, è costruito sugli archetipi femminili del Sud con elementi ‘fissi’ della modalità di stare al mondo di una donna del Sud. Poi in questo archetipo si innesca la contemporaneità, la sua violenza, il ruolo di Donna Imma nella narrazione, le sue scelte terribili. Per Imma è importante che suo figlio impari a essere un mostro, perché solo da mostro si può difendere in quel mondo”. ”In fondo in ‘Gomorra’ tutti i personaggi sono perdenti e il mio non è una eccezione: lei la sua battaglia non la vince; ha uno strano senso dell’onore che io, come persona, non riesco a capire né a condividere. Un onore -sottolinea l’attrice- che si colloca al di sopra di tutto e per il quale si sacrifica chiunque, anche se stessi. In questo il personaggio ha una certa dolorosa e inutile grandezza”.

Di donne e archetipi del Sud, oltre che di criminalità, Calzone può parlare a ragion veduta, anzi vissuta, visto che è nata, nel 1971, in un paesino del Sannio, Reino in provincia di Benevento, bambina si è trasferita con la famiglia a Casalnuovo di Napoli, terra di camorra al confine fra l’hinterland napoletano e l’area di influenza dei Casalesi, e si è laureata in lettere a ‘L’Orientale’ di Napoli, per poi diplomarsi al Centro sperimentale di cinematografia a Roma. “Solo quando ho lasciato Napoli mi sono resa conto di quanto avevo subito, nel quotidiano, nei comportamenti, nellle precauzioni del vivere, la realtà criminale di quell’area”, dice l’attrice che ora professionalmente vorrebbe voltare pagina: “Adesso avrei voglia di fare una ‘svampita’, un personaggio alla Monica Vitti per me sarebbe la felicità assoluta”.

Numeri da record quelli di ‘Gomorra’ che ne fanno la serie targata Sky più vista in assoluto nella storia della pay tv. Bene anche sul fronte social: è stato con l’hashtag #GomorraLaSerie il programma più twittato della settimana. Dal suo debutto, il 6 maggio, ‘Gomorra’ ha raccolto oltre 44.200 tweet, di cui più di 32.700 con hashtag #GomorraLaSerie.

Venduta ad oggi in 60 paesi nel mondo, definita da ‘Variety’ “la risposta italiana a The Wire”, ‘Gomorra’ tornerà su Sky con una seconda stagione.

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