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Leone d'Oro al 'Piccione' di Andersson. Migliori attori Alba Rohrwacher e Adam Driver

06 settembre 2014 | 19.54
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Premiati i due interpreti del film di Saverio Costanzo. Il Leone d'Argento al russo Konchalovsky (FOTO). 'The Golden Era' chiude la Mostra. L'ultimo red carpet. Franceschini: "Il cinema italiano ha un glorioso presente"

Un'immagine del film 'A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence' (foto Roy Andersson Filmproduktion AB)
Un'immagine del film 'A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence' (foto Roy Andersson Filmproduktion AB)

'A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence' del regista svedese Roy Andersson è il Leone d'Oro della 71ma Mostra del Cinema di Venezia.

La Giuria del concorso principale del Lido, Venezia 71, presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone, dopo aver visionato tutti i 20 film in concorso, ha premiato il film di Andersson che racconta il viaggio, in un non precisato paesaggio occidentale, di un venditore e un ritardato mentale. Un percorso fatto di incontri e situazioni inaspettate, che diventano strumento per offrire un punto di vista originale sulla società attuale, caratterizzata dalla supremazia della vanità. Il Leone d'Argento per la Migliore Regia è andato al russo Andrei Konchalovsky per 'The Postman's White Nights'.

Il Gran Premio della Giuria è stato assegnato a 'The look of silence' del regista statunitense Joshua Oppenheimer.

Grande bottino per il film 'Hungry Hearts' dell'italiano Saverio Costanzo che porta a casa con i due protagonisti della pellicola entrambe le Coppe Volpi per le migliori interpretazioni: quella femminile con Alba Rohrwacher e quella maschile con Adam Driver.

Il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente è andato a Romain Paul per la sua interpretazione nel film 'Le dernier coup de marteau' di Alix Delaporte. Il Premio per la Migliore Sceneggiatura è stato assegnato a Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi per il film 'Ghesseha' diretto dallo stesso Banietemad.

Un Premio Speciale della Giuria è andato infine a 'Sivas' di Kaan Müjdeci.

Andersson cita De Sica - Roy Andersson, dal palco della sala grande del Palazzo del Cinema, ricevendo il Leone d'oro, ha lungamente citato Vittorio De Sica e il suo 'Ladri di biciclette', indicando l'opera ed il suo regista come esempio di "umanità ed empatia" e sottolineando che "così deve essere il cinema". Serissimo sul palco il giovanissimo Romain Paul che ha accolto il Premio Marcello Matroianni per il miglior giovane attore emergente con ringraziamenti a giuria, pubblico e regista e, subito dopo, ai genitori che, ha detto, "mi hanno seguito durante tutte le riprese e hanno condiviso con me questa avventura".

Il giurato Verdone - "Anderson è un grande uomo e un grande artista. Ha vinto chi ci ha emozionato di più, quei film che ci sono tornati in testa il giorno dopo. Quelli che ci facevano riflettere e pensare". Così Carlo Verdone riassume, da giurato, gli esiti del giudizio della giuria di Venezia 71, aggiungendo che per lui "e stata un'esperienza molto positiva". "Non nego che era una giuria intellettuale, ma abbiamo avuto rispetto per tutti i film anche quelli non premiati. Non c'è stata unanimità sempre ma in molti casi sì. Siamo contenti di avere dato grande qualità a questa 71esima Mostra", ha detto ancora Verdone che quanto agli italiani in gara ha sottolineato che "del film di Costanzo ci ha emozionato subito l'interpretazione dei due attori, che abbiamo trovato ottima. Fare un film come quello di Costanzo, 'camera e cucina', è la cosa più difficile del mondo. Per gli italiani ho cercato di darmi da fare ma alla fine ha prevalso la maggioranza".

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