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Arbore chiude il Prix Italia con un omaggio a Napoli

27 settembre 2014 | 13.16
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Il docu-film 'Napoli Signora' è stato presentato in anteprima alla giornata conclusiva della kermesse. In onda domenica 28 alle 22 su Rai Storia

Renzo Arbore (Adnkronos)
Renzo Arbore (Adnkronos)

Un omaggio alla città di Napoli, raccontata da un partenopeo doc, Raffaele La Capria, scrittore e sceneggiatore innamorato della sua città ma da sempre critico verso ogni messinscena della 'napoletanità' e da un napoletano d'adozione Renzo Arbore. Le storie, le suggestioni, i ricordi del passato di questi due personaggi della cultura italiana rivivono nel docu-film 'Napoli Signora', presentato in anteprima alla giornata conclusiva del Prix Italia e trasmesso domenica 28 alle 22 su Rai Storia, dove La Capria e Arbore danno vita a una lunga conversazione in cui raccontano, da testimoni d'eccezione, nobiltà e splendori di una città amatissima, descrivendone la vitalità artistica, culturale e civile fra aneddoti, percorsi e frequentazioni in apparenza lontane ma spesso sorprendentemente vicine.

'''Napoli Signora' - ha raccontato Arbore davanti all'affollata platea del cinema Massino - è la Napoli nobilissima, quella dei grandi poeti, degli intellettuali, delle riviste, la Napoli borghese, messa da parte e di cui nessuno parla come invece accade per la Napoli popolare. Napoli - ha proseguito Arbore - è sempre stata raccontata per le sue brutture, la Napoli dei vicoli e dei malesseri, ma esiste anche un'altra Napoli, la Napoli rispettosa ed educata di cui si dovrebbe tornare a parlare e mi auguro che 'Napoli Signora' sia una provocazione per un ricorso storico''.

''Sì - fa eco La Capria nel filmato - è la Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia Benedetto croce, Salvatore di Giacomo anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo - aggiunge - che la borghesia napoletana non si sia saputa raccontare non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, come invece hanno saputo fare in Sicilia con De Roberto, Verga, Tomasi di Lampedusa. Napoli ha eccelso solo nel pensiero, è stata più avanti nella speculazione filosofica''.

''Conoscevo Arbore e La Capria da tempo ed ero convinto che avessero tanto da raccontare sulla città - ha spiegato il regista del documentario, Fabrizio Corallo al fianco di Arbore - è nata così una chiacchierata spontanea tra i due che ripercorre la storia di Napoli dal dopoguerra ad oggi''.

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