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Danza: al Brancaccio 'La Bella' di Franzutti rinasce nel Salento

15 novembre 2014 | 17.42
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Debutta nella nuova versione del regista e coreografo originario di Lecce il capolavoro di Marius Petipa-Caikovskij

Le Bella Addormentata di Franzutti
Le Bella Addormentata di Franzutti

In scena a Roma al Teatro Brancaccio, il 22 e il 23 novembre, 'la Bella Addormentata' di Caikovskij, in un nuovo allestimento firmato d Fredy Franzutti alla guida del Balletto del Sud. Il regista e coreografo, originario di Lecce, si allontana dall'originale di Marius Petipa (debutto il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo). Addio a scene e costumi del XVII secolo, parrucche, corsetti e crinoline.

'La Bella' di Franzutti non respira la 'grandeur' della corte di Luigi XIV, ma al contrario rifacendosi all'originale di Giambattista Basile ('Lo cunto de li cunti') Franzutti ne ritrascrive una nuova drammaturgia coreografia ambientando il racconto in un immaginario paese del sud Italia, forse il Salento tra vecchie megere, fanciulle in fiore, zingare e principi - antropologi.

Fredy Franzutti, tra l'altro, si prende alcune libertà. Omaggia la sua terra. Aurora, infatti, non si pungerà con un fuso, ma al contrario sarà morsa da una tarantola. '''La Bella Addormentata' è la fiaba che preferivo, da bambino. Ancor oggi sono convinto che sia il prototipo di tutte le fiabe. Ma ho voluto avvicinarla al mio mondo, alla mia cultura, ambientarla nel Salento, tra tradizioni e culture che conosco e amo. La mia terra - ha aggiunto - l'Oriente d'Italia, come scriveva Marguerite Yourcenar

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