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Cinema: Tff, 'Mange tes morts' di Hue miglior film

29 novembre 2014 | 19.04
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Lo ha decretato la Giuria composta da Ferzan Ozpetek, Geoff Andrew, Carolina Crescentini, Debra Granik e György Pálfi. Premio Speciale della giuria e del Pubblico a 'For Some Inexplicable Reason' di Gábor Reisz

Cinema: Tff, 'Mange tes morts' di Hue miglior film

E' 'Mange tes morts' di Jean-Charles Hue (Francia, 2014) il miglior film della 32esima edizione del Torino Film Festival. A decretarlo la Giuria di Torino 32 – Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da Ferzan Ozpetek, Geoff Andrew, Carolina Crescentini, Debra Granik e György Pálfi.

Il Premio Speciale della giuria è stato assegnato a 'For Some Inexplicable Reason' di Gábor Reisz (Ungheria, 2014), che ha vinto anche il Premio del pubblico, mentre la Menzione speciale della giuria è per 'N-Capace' di Eleonora Danco (Italia, 2014), opera prima, "perché dimostra di essere una grande promessa per il futuro e perché ci ha colpito emotivamente e intellettualmente con un ritratto, così lirico e penetrante, dell’Italia di oggi".

Il Premio per la Miglior attrice, ex aequo, è andato a Sidse Babett Knudsen, nel ruolo di Cynthia in 'The Duke of Burgundy' di Peter Strickland (UK, 2014) e a Hadas Yaron, nel ruolo di Meira in 'Felix Meira' di Maxime Giroux (Canada, 2014).

A Luzer Twersky, nel ruolo di Shulem in 'Felix Meira' è andato il Premio per il Miglior attore

A Luzer Twersky, nel ruolo di Shulem in 'Felix Meira' è andato il Premio per il Miglior attore. Menzione speciale ai personaggi intervistati di 'N-Capace', con la seguente motivazione: a tutte le persone intervistate dalla regista, incluso suo padre. Abbiamo apprezzato i loro contributi al film, che sono divertenti e onesti e che ci hanno insegnato moltissimo. Il Premio per la Miglior sceneggiatura è stato invece assegnato a 'What We Do in the Shadows' di Jemaine Clement e Taika Waititi (Nuova Zelanda, 2014).

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Marek Hovorka, Fred Keleman e Jean-Baptiste Morain, ha assegnato il Premio come Miglior Film a 'Endless Escape, Eternal Return' di Harutyun Khachatryan (Armenia/Olanda/Svizzera, 2014) perché "con la sua sensibilità verso gli elementi più autentici del cinema e il loro uso consapevole e attento, il regista avvicina il pubblico al flusso mutevole della Storia e lo porta quasi a contatto fisico con la realtà. Attraverso la profonda bellezza delle immagini, l’uso del tempo, dei suoni atmosferici e della musica, la solitudine dell’essere umano in questo mondo trascende a un livello metafisico che connette il pubblico con la nudità dell’essere umano, la sua ricerca e la sua lotta per la felicità, la libertà e il desiderio di essere comunità".

Il Premio Speciale della giuria è andato 'Snakeskin' di Daniel Hui (Singapore/Portogallo, 2014) con la seguente motivazione: "Per sostenere il regista verso la sua ricerca della verità e di un cinema immaginifico capace di raccontare la complessa storia del suo paese, piena di fantasmi. In 'Snakeskin', Daniel Hui riesce a creare un’atmosfera che permette al pubblico di entrare nella realtà spirituale di quella regione".

La Giuria di Italiana.doc, composta da Maria Bonsanti, Jacopo Quadri e Marco Santarelli, ha assegnato il Premio come Miglior Film a 'Rada' di Alessandro Abba Legnazzi (Italia, 2014) "per la volontà di raccontare e confrontarsi in uno spazio cinematografico con storie di vita e personaggi". Premio Speciale della giuria a '24 heures sur place' di Ila Bêka e Louise Lemoine (Francia/Italia, 2014) perché è "un film che si inscrive nella tradizione cinematografica riuscendo ad attualizzarla con generosità nello stile e nel contenuto".

La Giuria di Italiana.corti, composta da Silvia Calderoni, Niccolò Contessa e Rä Di Martino, ha assegnato il Premio Chicca Richelmy per il Miglior film a 'Panorama' di Gianluca Abbate (Italia, 2014) "per la ben riuscita riappropriazione e rielaborazione di immagini trovate, che diventano inaspettatamente flusso narrativo, componendo un collage urbano dove il presente si trasfigura nella visione di un futuro distopico" e il Premio Speciale della giuria a "Il mare" di Guido Nicolás Zingari (Italia, 2014) "per aver saputo coniugare forza dell’immagine e delicatezza dello sguardo, muovendosi fluidamente tra pura osservazione e spunti drammaturgici".

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