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Teatro: l'epico 'Natale in casa Cupiello' di Latella all'Argetina

02 dicembre 2014 | 17.49
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L'allestimento della piece di Eduardo De Filippo, dal 3 dicembre all'1 gennaio in prima nazionale al Teatro Argentina di Roma, punta su soluzioni diverse da quelle tradizionali; il regista vuole sottrarlo alla 'chiave di lettura borghese'

Una scena di 'Natale in casa Cupiello' diretto da Antonio Latella (Foto Brunella Giolivo)
Una scena di 'Natale in casa Cupiello' diretto da Antonio Latella (Foto Brunella Giolivo)

Va in scena dal 3 dicembre all'1 gennaio, in prima nazionale, al Teatro Argentina di Roma 'Natale in casa Cupiello', di Eduardo De Filippo, diretto da Antonio Latella, un regista che si è spesso misurato con messe in scena da testi classici, sempre con una versione molto contemporanea. Una scelta che il regista, conversando con l'AdnKronos, conferma anche per quessta occasione: "Non è che mi impegni a tutti i costi a rendere contemporaneo un testo però, effettivamente, non amo un certo tipo di allestimento, quello soprattutto che ha a che fare con il realismo, le tendine, i merletti, i piatti eccetera. Togliendo tutto questo già gli dai una nuova chiave di lettura. In questo modo la storia diventa universale"

Il Testo edoardiano viene catalogato come un dramma borghese ma Latella afferma, appunto, di sentirlo "molto più epico che borghese". Per il regista "se riusciamo a fare diventare la piccola famiglia (del testo, ndr) una grande famiglia, diventa un discorso quasi tragico, nella sua comicità. Forse è questa la sua contemporaneità: toglierlo dalla chiave di lettura borghese e renderlo fortemente epico.

Complice il periodo festivo, il pubblico che per primo giudicherà lo spettacolo avrà probabilmente già visto uno o più allestimenti tradizionali della piece di Eduardo, un pubblico che il regista mira a scioccare? "Non è mia intenzione scioccare nessuno", assicura Latella che quanto alla conoscenza del testo da parte del pubblico mostra di non credere che vi sia così tanta dimestichezza con testo di de Filippo. "Quando parlo con i direttori artistici e dico facciamo questo testo o quest'altro, ad esempio 'Romeo e Giulietta', ti dicono 'è già stato fatto un sacco di volte', poi scopri che in realtà molte persone non l'hanno visto, e credo sia così anche per 'Natale in casa Cupiello': molti lo hanno visto, molti dicono di averlo visto ma non è vero, e a tanti lo hanno solo raccontato. Quindi la possibilità di una chiave di lettura nuova è un gesto altruistico, soprattutto per i registi che verranno; è un nuovo punto di partenza, mi auguro", conclude Latella.

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