cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 15:46
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cinema: Ken Loach dall'Irlanda del 1921 alla Ue e Renzi

03 dicembre 2014 | 17.54
LETTURA: 4 minuti

Il regista spiega il suo 'Jimmy's hall', invita l'Europa a cambiare e in tema di terza via alla Blair non si risparmia /Video intervista

Il regsita ken Loach (Foto Infophoto)
Il regsita ken Loach (Foto Infophoto)

'Jimmy's hall' di Ken Loach arriverà nelle sale italiane il 18 dicembre. Il film racconta di amore, libertà e ballo nell'Irlanda dura, durissima del della prima parte del secolo scorso, una parabola su poteri forti e forza dei deboli, quando si uniscono, incentrata su una sala da ballo che diventa luogo di aggregazione, forse focolaio di rivoluzione, sicuramente invisa a chi il potere non lo vuole perdere. Nella pellicola si balla moltissimo ma il regista, conversando con l'AdnKronos, confessa "non ballo da almeno 60 anni" e subito aggiunge "nella testa ballo, ma non con i piedi" (La Video intervista). A ballare sono i suoi personaggi in un montare di partecipazione, come dire che il ballo è rivoluzionario o forse basta stare insieme, in qualsiasi modo, perchè venga la voglia di cambiare? "Dallo stare insieme viene un senso di collettività, si formano le idee, si diventa più forti. Si forma in qualche modo una identità di classe -risponde il regista- quindi stare insieme ti da più forza e più energia".

Molta l'energia che mette in campo il personaggio, vero, al centro della storia, Jimmy Gralton, interpretato da Barry Ward: "Gralton era un politico, un socialista ma anche una persona molto calorosa, molto umana, cha amava divertirsi" spiega Loach, assicurando che nel raccontarlo "come facciamo sempre abbiamo cercato di andare alla verità delle cose". Questo film come altri di Loach si può riassumere come esempio di quanto i poteri forti non tollerino iniziative che vengano dal basso, difficile non pensare all'Unione Europea di oggi, al suo rapporto con i cittadini: "E' l'Unione Europea che deve cambiare -afferma Loach- in questo momento è un progetto neoliberista che va nel senso degli interessi delle grandi corporation; deve ritrovare l'interesse delle persone e si deve occupare anche dei diritti del lavoro".

Toni analoghi quelli di Loach quando gli si chiede, in rapporto al dibattito politico italiano sulla terza via alla Blair e Renzi, cosa ne pensi appunto di Tony Blair, se il suo Jimmy l'avrebbe seguito: "Jimmy l'avrebbe sicuramente pensata come me, cioè che Tony Blair in realtà faceva parte della destra e se Renzi la pensa come Blair anche lui sicuramente è di destra. Perchè poi, di fatto si occupa degli interessi delle grandi aziende, che sono interessate più alla flessibilità che alla sicurezza del lavoro. Invece abbiamo bisogno di salari sicuri, di welfare, di sitruzione di sanità. Gli interessi delle grandi aziende sono contrari a quelli dei lavoratori", scandisce Loach.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza