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Tv: Rai3 vara nuovo programma, il 'D-Day' di Tommaso Cerno in prime time

25 febbraio 2015 | 16.05
LETTURA: 4 minuti

Quattro puntate in onda da venerdì dal 20 marzo per raccontare la Seconda Guerra Mondiale. Prodotto da Viale Mazzini e già approvato dal dg Gubitosi, il programma vedrà in studio, oltre al direttore del 'Messaggero Veneto' al suo debutto come conduttore, Paolo Mieli e altri ospiti. Costi in linea con il budget della rete, regia di Igor Scotti e studio di 'Che tempo che fa'

Tommaso Cerno
Tommaso Cerno

La Rai affronta la ricorrenza dei 70 anni dalla Liberazione dell'Italia al termine della Seconda Guerra mondiale, con un programma nella prima serata del venerdì su Rai3 puntando su un volto nuovo, a quanto apprende l'Adnkronos. Il programma si chiamerà 'D-Day, i giorni cruciali della storia' e sarà condotto da Tommaso Cerno, prestigiosa firma de 'L'Espresso' e direttore del 'Messaggero Veneto'. La messa in onda è prevista dal prossimo 20 marzo e il programma avrebbe la 'matricola operativa' già da venerdì scorso e l'approvazione del dg Luigi Gubitosi.

'D-Day' servirà anche ad 'accompagnare' gli spettatori verso il 25 aprile, data in cui è prevista una grande serata di approfondimento sulla liberazione che sarà trasmessa da Rai1. Lo studio di 'D-Day' sarà quello di 'Che tempo che fa' e, a quanto si apprende, la scenografia del programma, che sarà diretto da Igor Scotti, sarebbe già commissionata e in alcune parti pronta.

Bocche cucite in Viale Mazzini su 'D-Day', ma la struttura del programma, prodotto interamente dalla Rai e firmato dall'autore de 'La Grande Storia' Luigi Bizzarri e dal suo staff, dovrebbe prevedere, oltre alla conduzione di Cerno, Paolo Mieli come ospite fisso per tutte e quattro le puntate, accanto ad altri ospiti che cambieranno invece da serata a serata.

Per quel che riguarda i contenuti di 'D-Day', il 20 marzo si partirà con una serata di forte impatto che racconterà la morte di Mussolini e Hitler, mentre la seconda, venerdì 27 marzo, affronterà la fine del Fascismo e del Nazismo. Nella terza puntata si parlerà di documenti segreti e spie di guerra, mentre l'ultima, in calendario il 10 aprile se i tempi saranno rispettati, racconterà la tragedia delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

Quanto ai costi del programma, che secondo le fonti sarebbe un classico esempio di servizio pubblico, dovrebbero aggirarsi sugli 80mila euro a puntata, in linea con il budget della rete. La produzione, interamente Rai, non prevede infatti collaborazioni esterne al di là di quella di Cerno e di un autore che il giornalista dovrebbe portare con sé.

Per il quarantenne direttore del 'Messaggero Veneto', che non è un volto nuovo nelle trasmissioni delle reti di Viale Mazzini dove è presente da anni come ospite, l'approdo in Rai come conduttore in prima serata sarà la prova del nove. Quella del venerdì sera scelta per 'D-Day' non è una fascia semplice: tra gli altri, dovrà vedersela con Crozza su La7, anche se un programma di approfondimento storico come 'D-Day' punterà su un pubblico diverso. L'ultima parola spetterà all'Auditel.

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