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Musica: Masini, 'Non è vero che l'amore cambia il mondo'

27 febbraio 2015 | 16.09
LETTURA: 7 minuti

La pensa così il cantautore toscano che da' questo titolo al suo prossimo singolo. Masini racconta come il suo 'oggi' rispecchi la sua evoluzione e i suoi 25 anni di musica ed evidenzia anche come la musica più che mai possa cambiare "cambia anche in un solo giorno. Capita per esempio quando arriva un gruppo che ti sconvolge tutti i parametri sonori. Così è successo a me con i Coldplay. Andiamo alla ricerca dell'amore come vorremmo che fosse e questo tipo di amore, a mio parere, non può cambiare il mondo"

Marco Masini (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Marco Masini (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Non è vero che l'amore cambia il mondo". Un'affermazione piuttosto controcorrente, quella di Marco Masiniche aggiunge: "Sarà questo il titolo del mio prossimo singolo". Un'affermazione che ha un preciso significato. "Quell'amore che non ha cambiato neanche te, non può cambiare il mondo, canto in questo brano. Sì perché molto spesso - racconta all'Adnkronos - abbiamo un'idea dell'amore che non è quella più pura. In sostanza, andiamo alla ricerca dell'amore come vorremmo che fosse, insomma idealizzato, e questo tipo di amore, a mio parere, non può cambiare il mondo. E' un amore che subisce un egoismo così grande da non riuscire a essere l'amore vero che dovremmo cercare". Masini canta quindi un suo credo e cioè che "il mondo si cambia solo cambiando se stessi. Non credo - spiega, presentando il nuovo inedito - che si possa pretendere che il mondo cambi, stando seduti a guardare il mondo che cambia".

Per il cantautore toscano, reduce dal Festival di Sanremo con il brano 'Che giorno è', "oggi è un giorno in cui c'è la consapevolezza che esiste la necessità di vivere, la voglia di vivere e che non si può assolutamente pensare che qualcuno o qualcosa ci possa far rinunciare al nostro momento. La vita ovviamente - sottolinea Masini - regala momenti bellissimi e momenti dolorosi, però sta a noi affrontarla, andarle incontro e di certo non aspettarla a sedere sul divano".

Non solo. Per Masini "oggi è anche un giorno che rispecchia esattamente quello che - dice - io sto vivendo, dopo 25 anni di musica e di vita raccontata in musica". E in cinque lustri tante cose sono cambiate: "la musica, poi - sorride Marco - cambia anche in un solo giorno. Capita per esempio quando arriva un gruppo che ti sconvolge tutti i parametri sonori. Così è successo a me con i Coldplay, i più grandi innovatori degli ultimi anni, che hanno riportato alla ribalta una musica molto semplice ma con suoni completamente diversi rispetto a quello che eravamo abituati a sentire. Quando c'è un cambio così deciso e drastico, in un attimo tutto quello che appartiene al passato prossimo, diventa immediatamente preistoria".

'La musica cambia in base alla società, al costume, al consumismo atomico'

"La musica è così e cambia in base alla società, al costume, agli usi della gente e - fa notare Masini - al consumismo atomico che non ci fa gustare neanche per un attimo i progetti realizzati. Quello che abbiamo scritto in passato, a mio parere, è ancora attuale, perché il mondo ancora va come andava 20 anni fa, vittima di se stesso, ma allo stesso tempo non è moderno perché è realizzato con parametri diversi. Gli argomenti sono gli stessi, ma si leggono e si scrivono in maniera diversa. Il linguaggio è diverso e così la forma musicale. Le nuove generazioni, per esempio, vivono le stesse paure che vivevamo noi e forse sono un po' meno vuote di quelle degli anni '90, ma vogliono che la musica le sappia ascoltare con un linguaggio più appropriato".

"Ma per noi che veniamo da un tempo passato, credo sia molto più difficile adeguarsi e riuscire a parlare ai giovani. E' un quesito che ci stiamo ponendo un po' tutti noi della vecchia guardia. A Sanremo, per esempio, ho trovato grandi stimoli nel cercare di star dietro a chi magari ha meno di storia di me, ma ha più velocità, più energia, più benzina nel motore, che sono i ragazzi dei talent che hanno un gradimento popolare incredibile". Gradimento forte la cui consapevolezza fa comprende l'importanza dei voti messi a segno da Marco che ha sfiorato Fragola ed ha ampiamento superato Moreno. "La giuria di qualità è importante - sottolinea - ma essere andato vicino con il televoto ai ragazzi dei talent è altrettanto importante perché il responso del pubblico è il più attendibile".

Marco Masini ha un sogno nel cassetto, un desiderio che potrebbe concretizzarsi nel giro di due anni, chissà: "Amo la musica e amo anche dare una mano a chi potesse aver voglia di arrivare un po' più preparato a un eventuale successo . Vorrei, quindi, poter aprire un centro, mettere insieme un team di ragazzi, figli dei grandi produttori, dei vari Migliacci, Mogol, Bigazzi, Cecchetto. I produttori, infatti, stanno scarseggiando e i veri produttori sono diventati gli arrangiatori, ai quali si affidano le case discografiche per produrre un ragazzo, poi magari il lavoro dopo viene affidato a un altro arrangiatore".

'Desidero costruire una sorta di team per preparare i ragazzi più giovani a cantare davanti alla gente'

"Non ci sono più i produttori che prendevano per mano un giovane e lo portavano fino al Festival di Sanremo e su tutti i palchi importanti e così - entra nel merito Masini - ho il desiderio di costruire una sorta di team per preparare i ragazzi più giovani a cantare davanti alla gente, con un minimo di preparazione, una gavetta fatta: potrebbe essere uno stimolo per chi è nella musica da tanti anni come me o come tanti altri ragazzi che lavorano dietro le quinte nel settore musicale e che potrebbe essere uno stimolo per amare di più il proprio mestiere ed essere utile".

"Le case discografiche potrebbero mandarceli per preparali, una sorta di stage, lavoro in studio, sul palco, essere preparati a sapere cos'è un click, cos'è una traccia, come reagisce il pubblico di fronte a certi discorsi, perché la musica - rimarca serio - è comunicazione, non è soltanto cantare ed esibirsi, ma anche comunicare delle emozioni e le emozioni si comunicano anche soltanto con uno sguardo, una parola".

"Chi ha deciso di fare l'artista, deve essere pronto anche ad affrontare le situazioni più difficili. E chi approda oggi alla musica può essere meno pronto di chi vi approda dal passato e ha fatto grandi sacrifici per arrivare a portare una canzone al successo. Credo che il segreto - ragiona infine Masini a voce alta - sia nella produzione".

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