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8 marzo: Maria Rosaria Omaggio, per le donne l'amore è la vita, come dice Marquez

01 marzo 2015 | 16.03
LETTURA: 4 minuti

L'attrice, che porta in scena 'Diatriba d'amore contro un uomo seduto' dal 5 all'8 marzo a Roma, osserva: "Gabo qui mette a fuoco in modo toccante il bisogno di parlare, o meglio di dialogare che hanno le donne, e nello stesso tempo la capacità di dedizione all'amore"

Maria Rosaria Omaggio
Maria Rosaria Omaggio

"Come in tutti i libri di Gabriel Garcia Marquez, le donne insegnano che l'amore è la cosa più importante della vita". Maria Rosaria Omaggio porta in scena dal 5 marzo all'8 marzo al Teatro Palladium di Roma, "Diatriba d'amore contro un uomo seduto", l'unico testo del grande premio Nobel colombiano scritto per il teatro, un testo dedicato alle donne nel quale l'attrice, divenuta popolare in Italia giovanissima attraverso il piccolo e il grande schermo, interpreta "Graciela", la protagonista.

In questa opera, osserva conversando con l'Adnkronos Maria Rosaria Omaggio, Gabo, come lo chiamavano gli amici, "mette a fuoco in modo toccante il bisogno di parlare, o meglio di dialogare che hanno le donne, e nello stesso tempo la capacità di dedizione all'amore". E a tal proposito racconta di avere molto in comune con Graciela: "La pazienza e la totale dedizione di cui è capace ogni donna innamorata. E poi il mio corpo, la mia voce e la sensibilità".

"Questa messa in scena, quasi totalmente al femminile- entra nel merito - ha un'ideazione scenica di Emanuela Giordano, con un costume-scenografico ideato da Sandra Cardini e realizzato da Annamode Costumes, che é simbolicamente forte e magica. Da quel costume, che evoca un 'vulcano di ricordi’ ne uscirà fuori una nuova Graciela: come una delle famose farfalle gialle disegnate da Gabo, che esce dal bozzolo. La musica é rigorosamente Sudamericana realizzata ed eseguita dal vivo da Roland Ricaurte e Alex Taborri. Il vallenato, tipico della Colombia, era la musica preferita da Márquez, e Roland ne é un vero esperto".

L'attrice negli ultimi anni ha rivolto una particolare attenzione al rapporto fra letteratura e teatro, mettendo in scena, tra gli altri, D’Annunzio e Duse, Italo Cavino, Primo Levi e per l'appunto García Márquez, ma non lo ha mai incontrato, anche se negli anni '80 entrambi vivevano in Spagna: "lui a Barcellona - dice - io a Madrid. Gabo, però, ha sempre seguito con vivo interesse il cinema. E io gli sono molto grata - evidenzia la Omaggio - di avermi concesso il privilegio di rappresentarlo in Italia e di avermi regalato quella magnifica dedica sulla prima copia del libro, che appare anche in locandina. Così, diceva, il suo fiore non si sarebbe mai seccato come un fiore vero in un camerino".

In concomitanza della festa delle donne, questo testo appare particolarmente significativo, anche se "l’occasione principale di questa anteprima - spiega l'attrice - è il compleanno di Gabo scomparso il 17 aprile del 2014. Casualmente, e per fortuna, è anche in concomitanza dell’8 marzo: spettacolo perfetto dunque per le coppie e per tutti coloro che amano la grande letteratura. Che le donne siano più portate per l’amore è ben noto, ma gli uomini qui possono riconoscersi nei loro meccanismi e, magari anche sorridendone, potrebbero tornare a casa dopo teatro un po’ più disposti al dialogo".

Maria Rosaria Omaggio, fra l'altro, festeggia in questi giorni anche i trent'anni di palcoscenico nei quali, fra le altre cose, ha ricevuto il Premio Pasinetti alla 70° Mostra del Cinema di Venezia per l’interpretazione di Oriana Fallaci nel film “Walesa, Uomo della speranza” del premio Oscar polacco Andrzej Wajda; l’Arechi d’oro del 67° Festival del cinema di Salerno; il premio Palladium e il premio Oriana Fallaci 2014. Sempre attenta al sociale, la Omaggio è Goodwill Ambassador Unicef.

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