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Cinema: intesa tra Rai e Google per valorizzare film italiani

25 marzo 2015 | 19.06
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Circa 200 pellicole - dai grandi classici alle più recenti - del catalogo Rai Cinema a disposizione già da oggi degli utenti di Google Play, il negozio online del motore di ricerca dedicato all’intrattenimento digitale, che oggi include applicazioni, giochi, musica, eBook, riviste e film. Gubitosi: "Con accordo nuove fonti di ricavo per supportare autori indipendenti e rafforzare offerta legale"

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

Circa 200 film del catalogo Rai Cinema a disposizione già da oggi degli utenti di Google Play. Catalogo che va dai grandi classici alle pellicole più recenti di grande successo come 'Qualunquemente', 'Rush', 'Educazione Siberiana', 'La mafia uccide solo d’estate', 'The wolf of Wall Street' e 'Il Capitale Umano'.

"E' un accordo che ha sostanzialmente tre obiettivi - ha sottolineato durante la presentazione in Viale Mazzini Luigi Gubitosi, direttore generale Rai - dare la massima visibilità ai film italiani, trovare nuove fonti di ricavo per supportare gli autori indipendenti e infine rafforzare l'offerta legale dei film. E questa intesa risponde secondo noi a tutte e tre queste esigenze, essendo Google un partner estremamente codificato, e sicuramente è un'iniziativa che avrà grande successo".

I film distribuiti da Rai Cinema saranno acquistabili o noleggiabili nella sezione 'Film' di Google Play - il negozio online del motore di ricerca dedicato all’intrattenimento digitale, che oggi include applicazioni, giochi, musica, eBook, riviste e film - e salvati localmente sulla memoria del dispositivo utilizzato (che sia telefono, tablet o computer) per essere riprodotto offline. Se invece lo si sta guardando in streaming, la tecnologia di Google Play Film rintraccia il punto esatto in cui la visione si è interrotta e consente allo spettatore di proseguire automaticamente in un secondo momento, anche da un altro dispositivo.

A dirsi "felice per questa partnership" Fabio Vaccarono, country managing director di Google Italy, per il quale si tratta di un'intesa "importante e strategica. Il nostro obiettivo è aiutare le aziende italiane - di qualsiasi settore e dimensione - a utilizzare al meglio le piattaforme. In questo momento nel mondo abbiamo 2,6 miliardi di persone collegate alla rete e stimiamo che entro il 2020 ce ne saranno almeno 6. Quindi pensate che potenziale e la scalabilità di questo tipo di operazione".

"La Rai, come operatore pubblico, deve favorire lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie e aprire a nuovi mercati, questo è il primo obiettivo – ha detto dal canto suo Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema – il secondo è poter fare fruire il cinema in tutti i modi e in tutte le modalità, su tutte le piattaforme". "La maggior parte dei film disponibili su Google Play è coprodotta da Rai Cinema - ricorda - ma ci sono anche altri operatori che siamo riusciti a distribuire sulle varie piattaforme e anche su Google. E' importante trovare risorse alternative per il cinema, complessivamente diminuite, per coprire il buco lasciato dall’home video”.

Ai circa 200 titoli a disposizione oggi, se ne aggiungeranno presto altri. E fino al 25 aprile, una raccolta speciale di titoli della library di Rai Cinema sarà disponibile su Google Play Film a un prezzo promozionale. Il prezzo medio per l'acquisto è di massimo 6.99 euro mentre per il noleggio - a disposizione per 30 giorni dal momento del pagamento e per 48 ore dall'inizio della visione - è di 3. "Il digitale è la prima forma di intrattenimento in Italia - ha sottolineato Stephen Nuttall, senior director Google e YouTube - intrattenimento ormai multiscreen. E sono i contenuti a seguire le esigenze dell'utente".

"Per ora questo accordo - ha detto ancora Del Brocco - vale solo per l'Italia ma con Rai Com (la consociata Rai che si occupa della valorizzazione dell'offerta dei contenuti audiovisivi tramite internet, ndr) stiamo ragionando su come fare ad allargarlo". Ma perché non scegliere la piattaforma Rai? "Il nostro obiettivo è dare visibilità al cinema italiano - ha ribadito Gubitosi - e questo avviene attraverso una miriade di piattaforme commerciali. E' ovvio che attraverso più piattaforme si riesce a dare maggiore visibilità ma anche a procurare maggiori introiti ai produttori. Con la sola piattaforma Rai non riusciremmo probabilmente a raggiungere gli stessi obiettivi e lo stesso numero di utenti. Ma ciò non vuole dire che non la faremo, ma in aggiunta".

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