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Tv: Cuccarini, torno con 'Trenta ore per la vita' ma sto meglio in teatro

13 aprile 2015 | 17.11
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La conduttrice televisiva, ballerina, cantante e showgirl all'Adnkronos: "La tv è cambiata tanto negli ultimi anni. Non guardo indietro con l'idea che prima era più bello e interessante, semplicemente mi rendo conto che è cambiata" (VIDEO). E ammette: "Il ruolo di giudice in un talent? Lo farei con grande serietà, essendo passata attraverso il calvario delle audizioni"

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"In qualche modo con 'Trenta ore per la vita' do un senso profondo al mio essere personaggio famoso. Mi rendo conto che noi abbiamo una grande forza e una grande responsabilità". Così all'Adnkronos Lorella Cuccarini che, reduce dal grande successo del musical 'Rapunzel' in scena per due mesi al Teatro Brancaccio di Roma, torna in tv con la campagna benefica di cui è testimonial (VIDEO). Una settimana sulle reti Rai, da oggi a domenica 19, e una su La7, dal 20 al 26 aprile, con il numero solidale 45594, per raccogliere fondi per il progetto 'Home' in favore dei bambini malati di tumore.

"In questi trenta anni di carriera, che festeggio proprio quest'anno - sottolinea - credo di aver ricevuto moltissimo e in qualche modo questo è anche un restituire il dono che ho avuto, utilizzando la mia popolarità per delle cause che siano dal punto di vista sociale molto importanti".

"Quest'anno festeggiamo 21 anni in cui credo sia cambiata la percezione dei donatori con i quali abbiamo sempre tenuto un contatto stretto mostrando e dando visibilità ai progetti realizzati", aggiunge la ballerina, cantante e attrice nata in tv che però, negli ultimi anni, - rivela - solo a teatro è riuscita a "esprimersi totalmente".

Scoperta dal 'talent scout' Pippo Baudo, la Cuccarini vede nei talent il luogo in cui i giovani oggi possono essere scoperti, uno "strumento valido che deve essere però un punto di partenza e non di arrivo". Insomma "se fossi giovanissima forse anche io tenterei quella strada". E non nasconde che ricoprire il ruolo di giudice non le dispiacerebbe, lo farebbe "con grande serietà, essendo passata attraverso il calvario delle audizioni e dei no. Saprei calarmi nel ruolo di chi hai di fronte".

"L'idea di 'Trenta ore per la vita' almeno per quello che è il mio impegno - prosegue Cuccarini - è di fare la nostra parte. Ci si lamenta sempre di tutto ciò che non funziona ma credo che nel nostro piccolo ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa perché funzionino le cose intorno a noi. Perché se riusciamo a migliorare il mondo e quindi anche il Paese in cui viviamo, prepariamo un posto migliore per i nostri figli".

E allora perché consigliare ai suoi figli di andarsene all'estero, come detto in una recente intervista? "In realtà io non l'ho mai detto. Ho solo detto, se si ha l'opportunità, e io sono riuscita per fortuna anche a dargli questi strumenti, di mandare i figli a fare anche esperienze fuori dall'Italia perché è importante - sottolinea la Cuccarini - Questo purtroppo è ancora un Paese in cui non sempre il merito viene premiato. Quindi delle volte mettersi alla prova all'estero ti permette di avere un'autostima maggiore. Io, detto questo, spero che i miei figli restino in Italia perché penso che questo Paese nonostante tutte le sue contraddizioni sia meraviglioso. Tanto che io sono rimasta qui".

'Madre Gothel' nel musical di Maurizio Colombi, rivela che l'esperienza di 'Rapunzel' non si è affatto conclusa: "E stato un successo così grande che naturalmente non poteva finire con le oltre 50 repliche fatte nella Capitale. Eravamo partiti pensando di fare quattro settimane... So che stanno preparando un lungo tour, che dovrebbe partire durante le prossime festività natalizie. E sicuramente cominceremo con Milano".

"Sono tante le città che hanno richiesto questo spettacolo - prosegue la Cuccarini - non potremo andare ovunque, anche perché 'Rapunzel' è impegnativo anche dal punto di vista dell'allestimento scenografico. Ma di certo sarà un tour lungo" che "spero venga esportato all'estero. Un sogno, che però non è detto che non si realizzi. Perché sarebbe bello esportare l'artigianalità, la professionalità ma anche l'estro italiano che c'è in questo spettacolo".

"Il teatro - dice ancora l'attrice - è di sicuro il luogo dove sono riuscita a esprimermi totalmente negli ultimi anni. Credo che farlo sia un grande privilegio, non per tutti perché è finzione fino a un certo punto: tu sei lì sul palcoscenico senza rete, devi entrare in un personaggio, devi incantare e conquistare il pubblico che hai davanti".

"La tv ha un filtro - sottolinea - e spesso non riesci a dare tutto ciò che vorresti. Io, nata in tv, ho sempre cercato di fare camminare le due cose. Tv che è cambiata tanto negli ultimi anni. Non guardo indietro con l'idea che prima era più bello e interessante, semplicemente mi rendo conto che è cambiata, sono cambiati modi e approccio. In questo momento io mi esprimo meglio a teatro".

Ballerina, cantante, conduttrice, attrice. Lorella Cuccarini ha dimostrato senza dubbio di essere versatile. "Oggi per fortuna i personaggi che sanno fare un po' tutto, all'americana, sono giudicati bene, non era così quando ho cominciato io, sono sempre stata un po' criticata".

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