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Musica: Rakele, 'Il diavolo è gentile' anche in inglese e spagnolo

17 aprile 2015 | 17.50
LETTURA: 4 minuti

La giovanissima cantante napoletana, a Sanremo con 'Io non so cos'è l'amore' , brano inserito poi nel suo album di esordio, ora vorrebbe 'tradurre' il suo disco per i mercati anglosassoni e iberici. Quanto all'Italia, Rakele sottolinea il suo legame forte con la sua terra e prepara un tour (Guarda la videointervista)

Rakele
Rakele

"Stiamo pensando seriamente a una versione in inglese e una in spagnolo, è una proposta che ho fatto io. Entrambe le lingue mi piacciono tantissimo, certo dovrei approfondirle perché non credo mi basteranno le competenze scolastiche che ho". Rachele, all'ultimo Sanremo con 'Io non so cos'è l'amore', brano poi inserito nel suo album di esordio 'Il diavolo è gentile', da qualche giorno in vendita, confessa così di guardare ai mercati iberici e anglosassoni.

Nell'album, dice all'AdnKronos la giovanissima cantante, "racconto me, i miei 19 anni le mie esperienze, in quest'album c'è tutto. Tutto ciò che faccio mi rappresenta pienamente, l'obiettivo è mettere la verità in quello che fai e farla arrivare agli altri". Quanto al titolo del disco, "il diavolo è la realtà che ci circonda, sempre più apparente. 'Il diavolo è gentile' sono i pregiudizi, la superficialità, quelle persone che ci hanno deluso nella vita". Cantare a quasi 20 anni, in un'epoca di diffusa precocità, 'Io non so cos'è l'amore' può sembrare un vezzo, per Rakele il brano è "più che altro una riflessione su questo sentimento sempre strano da comprendere, una sindrome che a volte ti lascia senza parole, a volte te ne fa dire troppe".

Rakele ha esordito molto presto: "A 13 anni ho collaborato alla realizzazione di un progetto discografico di Lucariello, un rapper napoletano, intitolato 'Veleno Fertile'; lui fece una selezione e tra i pochi ragazzi che prese c'ero io. Sono stata molto fortunata perchè già all'età di 13 anni ho avuto modo di capire come funziona il mondo della musica". Poi è arrivato Sanremo che, dice "ha cambiata un pochino la mia vita, fortunatamente gli impegni sono aumentati, ma io sono rimasta la stessa". Il clichè del 'sono rimasta una brava ragazza?'. "Brava ragazza?! sono una ragazza che ama la vita e cerca di viverla nel miglior modo possibile, senza sprecare niente".

Nata a Napoli e cresciuta nella vicina Giugliano, terra anche di camorra, Rakele, per ora, vuole restare nella sua terra: "Secondo me non bisogna mai scappare davanti alle cose, devi cercare di migliorarle -dice- Se dovessi andare via non lo farei perchè voglio scappare, non sono una ragazza che si arrende. Sono cresciuta a Giugliano che come ogni città ha i suoi pregi e i suoi difetti ma anche questi ultimi mi hanno aiutato a crescere, se sono così capatosta, passionale, sanguigna e determinata lo devo proprio alla mia città".

Nel suo album c'è anche un omaggio ai Coldplay, la cover di 'Magic', e lei ha tatuato sulla nuca il titolo di un brano del gruppo britannico, un 'amore' musicale adolescenziale? "Gli amori veri non hanno tempo, sono eterni, io li porto sulla pelle perchè moriranno con me, è proprio una passione", risponde Rakele che alla domanda se abbia mai provato a mandare un demo ai suoi idoli sgrana gli occhi e dice "noo, figurati se loro pensano a Rakele... magari ci proverei in futuro, se dovessi affermarmi come artista".

Intanto, aspettando i Coldplay e lo sbarco sui mercati anglosassoni e iberici, Rakele prepara il suo primo tour: "La mia band è prontissima io anche, abbiamo tanta voglia di divertirci, ma non c'è ancora niente di ufficiale".

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