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Tv: il motion comic 'Orfani' vuole fare il bis

19 aprile 2015 | 12.05
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La serie a fumetti a colori della Sergio Bonelli Editore è stata trasformata nel primo motion comic italiano con la regia di Armando Traverso. Nepote (Rai Gold): "Visti i buoni risultati della prima serie auspichiamo di poter aver la seconda per il 2016"

Una scena della serie 'Orfani'
Una scena della serie 'Orfani'

“'Orfani' ha destato il nostro interesse da subito, perché si tratta di un prodotto fatto molto bene. E visto i buoni risultati della prima serie, auspichiamo di poter avere per il 2016 la seconda". Così Roberto Nepote, direttore di Rai Gold (che comprende Rai4, Rai Premium e Rai Movie), durante 'Cartoons on the bay', festival dell’animazione televisiva e cross-mediale di Rai Com che si è concluso ieri a Venezia.

Creata da Roberto Recchioni (attuale curatore di Dylan Dog) ed Emiliano Mammucari, questa serie a fumetti a colori della Sergio Bonelli Editore è stata trasformata nel primo motion comic italiano con la regia di Armando Traverso che all'Adnkronos ha detto: "Avere la distribuzione è importante, stiamo lavorando perché si possa fare la seconda serie ma non tutti i tasselli sono ancora a posto. A volte sembra manchi davvero un niente alla realizzazione, ma mi è già capitato che quando stai lì lì per partire succede qualcosa che ferma tutto. Comunque io non solo ci credo molto ma soprattutto lo spero davvero".

Trasmesso per la prima volta su Rai4 a dicembre 2014, 'Orfani' racconta le vicende di un gruppo di bambini, orfani di guerra, addestrati per diventare soldati del futuro e di come questi soldati, una volta adulti, affronteranno un mondo nuovo e un nemico sconosciuto. "Nel passaggio pomeridiano abbiamo preso in pieno il target 15-24 anni (i famosi teens), mentre con la replica in terza serata abbiamo preso il target 25-44, soprattutto uomini del Centro-nord con scolarità media-superiore - ha sottolineato Nepote - Nel 2016 noi vorremo presentare una striscia pomeridiana di anìme soprattutto giapponesi per fidelizzare ulteriormente quel target di riferimento e dare maggiore varietà di prodotto al palinsesto di Rai4".

Traverso, noi pionieri in Italia di questa tecnica che paga sorte del fumetto

"Il motion comic - ha affermato Traverso - è una tecnica espressiva interessante, molto utilizzata e seguita negli Stati Uniti, mentre in Italia in pratica noi siamo stati i pionieri. Azzardo che forse siamo stati i primi a introdurla in Europa". "In pratica si distingue dall'animazione perché non prevede disegni in movimento originali lavorando con le tavole di un'opera grafica già esistente - ha spiegato il regista - per poter dare movimento e dinamicità alle scene ci sono diverse tecniche, ma la prima è quella di scontornare i personaggi disegnati per poterle rimuovere e ricostruire il background. Successivamente il personaggio viene reintrodotto e, grazie a un software, si è in grado di far muovere il personaggio, dando anche profondità alla vignetta con un effetto 3D".

"Utilizzando poi una telecamera virtuale, si ha la possibilità di avere tutti i movimenti. e così ogni vignetta diventa un set vero e proprio, in cui ho degli attori che posso spostare e muovere a mio piacimento e addirittura illuminarli - ha aggiunto Traverso - tutto questo poi deve essere ovviamente armonizzato. "Anche l'audio è fondamentale, devo prima riprodurre quell'universo sonoro poi adattarlo alle immagini - ha raccontato - 'Orfani' è una storia che presenta una serie di difficoltà perché copre un arco temporale dei protagonisti che va dai 14 ai 30 anni. Dove è stato possibile abbiamo utilizzato lo stesso attore, nel caso invece del protagonista abbiamo cercato un ragazzino che avesse in nuce quel timbro basso di voce".

Ma perché l'Italia è così in ritardo? "In Italia il fumetto ha sempre avuto difficoltà a essere riconosciuto come un arte e un mezzo di comunicazione vero e proprio. Ha ancora difficoltà a vedergli riconosciuta la cittadinanza che gli spetterebbe - ha sottolineato Traverso - di conseguenza tutto ciò che proviene dal fumetto soffre la stessa sorte. Il motion comic, che in America è esploso per veicolare i loro caracter, in Italia non è ancora utilizzato. Noi speriamo di aver aperto una breccia, siamo stati un po' pionieri e mi sento di dire che abbiamo creato un alfabeto che può essere modificato e migliorato".

Recchioni, primo passo della Sergio Bonelli Editore nell'ambito delle produzioni multimediali

Traverso nota comunque "un'incoraggiante inversione di tendenza per quanto riguarda il fumetto, come dimostra ad esempio Zerocalcare candidato al Premio Strega 2015. Ricordo quando qualche anno fa Sergio Bonelli mi diceva schernendosi un po' che temeva di dover gestire un lento ma inesorabile declino del fumetto. Invece oggi si dovrebbe ricredere perché gode di ottima salute". Con la stessa "Bonelli che sta pubblicando cose straordinarie, che si è dotata di un ufficio che gestisce le property e i caracter per lo sfruttamento dei media assomigliando sempre di più alla Marvel".

"Le case editrici stanno diventando quasi delle media company, da una fase quasi artigianale" ha concluso il regista sottolineando come non gli "dispiacerebbe fare un motion comic su Tex, Dylan Dog e Diabolik" e facendo notare come "un altro degli aspetti interessanti è l'esplosione della graphic novel che conferma questo trend positivo del fumetto".

Dal canto suo Roberto Recchioni all'Adnkronos ha detto che "'Orfani' è la prima serie Bonelli a essere stata concepita sin dall'inizio a colori, è insomma una serie più ricercata. Si tratta di un investimento importante. Quello del motion comic è stata una bella esperienza ed è un primo passo della casa editrice nell'ambito delle produzioni multimediali". "Siamo emozionati del risultato e molto contenti dell'accoglienza da parte del pubblico", ha sottolineato il fumettista e sceneggiatore.

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