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Musica: i familiari di Amy Winehouse, il biopic su di lei è ingannevole

27 aprile 2015 | 17.10
LETTURA: 3 minuti

Il documentario "Amy" racconta la vita della cantante R&B scomparsa 3 anni fa e verrà presentato a Cannes a maggio. Secondo un comunicato riportato oggi dai media britannici, per la famiglia il film contiene errori fattuali e accuse insostenibili contro gli stessi familiari e i manager dell'artista. In particolare, il suo entourage viene accusato "di non aver fatto abbastanza" per liberare la star dalla sua dipendenza

Amy Winehouse (Foto Infophoto)
Amy Winehouse (Foto Infophoto)

La famiglia di Amy Winehouse ha definito "ingannevole" il documentario "Amy", che racconta la vita della cantante R&B scomparsa 3 anni fa. Secondo un comunicato riportato oggi dai media britannici, un portavoce della famiglia segnala che il film conterrebbe errori fattuali e accuse insostenibili contro la famiglia e i manager dell'artista. Per questo, nonostante inizialmente avessero approvato il progetto, la famiglia "si dissocia dal film". Gli Winehouse vedono il documentario "come un'opportunità persa di celebrare la vita e il talento" della cantante, dice il comunicato.

Fra gli altri aspetti, il film suggerisce che sia i familiari che i manager "non fecero abbastanza" per aiutare la cantante a combattere la sua dipendenza. Già domenica, il padre di Amy, Mitch Winehouse, aveva detto al quotidiano "The Sun" che il film "non è quello che Amy avrebbe voluto" ed ha minacciato di voler intraprendere azioni legali per fermare il lancio. Diretto dal britannico Asif Kapadia, vincitore di un BAFTA per il documentario "Senna" sul pilota brasiliano, "Amy" uscirà in maggio per il Festival de Cannes e agli inizi di luglio nel Regno Unito.

I produttori hanno rigettato le critiche in un comunicato, sostenendo di aver approcciato il documentario in maniera totalmente oggettiva, con oltre un centinaio di interviste a conoscenti, familiari, amici ex fidanzati e persone con cui la cantante ha lavorato. Autrice di successi come "Rehab" e "Back to Black", Amy Winehouse fu trovata morta nel suo appartamento nel luglio del 2011 a 27 anni. Dopo la sua morte, le indagini confermarono che l'artista morì in seguito ad un'intossicazione da alcolici.

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