Rosanna Purchia, però, nello specifico della 'sua' Fondazione lamenta che la magistratura contabile sottolinei un aumento dei costi del personale senza spiegarne i motivi
"Il richiamo al rigore della Corte dei conti è opportuno e necessario". Rosanna Purchia, Sovrintendente del San Carlo di Napoli, giudica così, conversando con l'Adnkronos, l'intervento con il quale la magistratura contabile ha corredato il rapporto sugli esiti del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di 14 Fondazioni lirico-sinfoniche per l’esercizio 2013 con la sottolineatura di "costi strutturali eccessivi, soprattutto se rapportati ai ricavi propri spesso modesti".
Nello specifico dell'esame dei conti 2013 del Teatro San Carlo, Purchia però muove a sua volta un rilievo alla Corte dei conti: "Nella lettura del rapporto della Corte mi sono mancati alcuni approfondimenti, ad esempio sul costo del personale, una materia molto 'attenzionata' da parte dei cittadini. La Corte registra un aumento del costo, mi pare dell'1% circa dal 2012 al 2013, ma non ne rileva le cause che in qual cosa erano molto positive, ovvero la realizzazione di ben quattro tournèe all'estero che hanno portato a un incremento dei ricavi. Veder rilevare un aumento dei costi del personale e basta, senza il segno che sia stata cercata una spiegazione, dispiace".
Quanto poi alla sottolineatura che la Corte dei conti pone, in generale, sul "verificare se il sistema lirico-sinfonico italiano, in ultima analisi, possa sostenere la presenza di 14 fondazioni", quasi un prefigurare la necessità di una loro riduzione, per Purchia "non è assolutamente augurabile una riduzione del genere", ma la Sovrintendente del San Carlo afferma comunque di non credere che le cose possano andare in questo senso e sottolinea che "la stessa Corte dei Conti rileva la specificità delle Fondazioni lirico-sinfoniche", pur "richiamando legittimamente a una maggiore attenzione a ricavi e risorse proprie, al contenimento dei costi. Quanto, del resto, indicato nella legge Valore Cultura, una legge rivoluzionaria che, avviata da Bray e rafforzata da Franceschini, esprime una forte volontà di salvare il settore".
