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Cinema: Diego Abatantuono, 60 anni 'eccezzziunali' tra commedia e dramma

20 maggio 2015 | 11.52
LETTURA: 3 minuti

Nato il 20 maggio 1955, ha esordito al Derby Club di Milano. Protagonista di commedie italiane diventate veri e propri cult come 'I fichissimi' e 'Attila flagello di Dio', non è mai rimasto aggrappato a un personaggio, a un ruolo o a un genere interpretando anche ruoli intensi e drammatici (Foto)

Diego Abbatantuono (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Diego Abbatantuono (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Protagonista di commedie italiane degli anni '80 diventate veri e propri cult, ha recitato in film da Oscar e interpretato ruoli intensi e drammatici. Nella sua lunga carriera, Diego Abatantuono - che oggi compie 60 anni - reso celebre dal personaggio del 'terrunciello', si è saputo ritagliare un suo spazio nel cinema italiano non restando mai aggrappato a un personaggio, a un ruolo o a un genere (Foto).

Nato il 20 maggio 1955 nella periferia occidentale di Milano, ha a che fare sin da piccolo con l'ambiente del cabaret. Gli zii infatti sono i proprietari del Derby Club di Milano, dove la madre lavora come guardarobiera. Per questo locale 'passano' I Gatti di Vicolo Miracoli, Massimo Boldi, Mauro Di Francesco, Giorgio Faletti, Enzo Jannacci e molti altri. Qui si impone con un personaggio comico inventato assieme a Giorgio Porcaro: l'immigrato meridionale milanese.

Dopo aver ottenuto delle piccole parti in 'Fantozzi contro tutti' e 'Il pap'occhio', la prima vera parte da protagonista Abatantuono la ottiene con il film 'Il tango della gelosia (1981) di Steno, ruolo che gli fu affidato su insistenza di Monica Vitti. Film che decreta il successo del personaggio del 'terrunciello' che interpreterà in tante pellicole degli anni Ottanta per la regia di Carlo Vanzina e diventate dei veri e propri cult come 'Una vacanza bestiale', 'I fichissimi', 'Eccezzziunale... veramente' e 'Attila flagello di Dio' di Castellano e Pipolo.

Dall'intensa collaborazione con Gabriele Salvatores arriva l'Oscar con 'Mediterraneo'

Abbandonato il personaggio che gli aveva dato il successo, è con Pupi Avati arriva la svolta: il regista bolognese è infatti il primo a intuire le potenzialità di attore anche drammatico e gli fa interpretare il ruolo di Franco in 'Regalo di Natale' (1986) e il seguito 'La rivincita di Natale' (2004) oltre a 'Il testimone dello sposo' (1997), 'La cena per farli conoscere' (2007) e 'Gli amici del bar Margherita' (2009).

Alla fine degli anni '80 Abatantuono fonda una propria casa di produzione, la Colorado Film, e comincia la sua collaborazione con Gabriele Salvatores con ruoli che lo consacrano definitivamente come attore di talento: 'Marrakech Express' (1989), 'Turné' (1990), 'Mediterraneo' (1991), premiato con l'Oscar per il migliore film straniero (1992), 'Puerto Escondido' (1992), 'Nirvana' (1996), 'Amnèsia' (2002), 'Io non ho paura' (2003) e 'Happy Family' (2010).

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