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Cannes: l'ironico Caine, meglio interpretare anziani che morti

20 maggio 2015 | 16.03
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L'attore britannico, protagonista del film di Paolo Sorrentino 'Youth ', ha dato vita a una divertente conferenza stampa dando prova di genio e ironia. L'ottantaduenne indimenticabile 'Alfie' mancava dalla Croisette dal '66, quando proprio con la pellicola diretta da Lewis Gilbert, vinse il Premio speciale della Giuria

Michael Caine (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Michael Caine (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"L'alternativa a interpretare anziani è interpretare morti. Io preferisco la prima. Ho tre nipoti e mi piace che mi vedano vivo". Era da quasi mezzo secolo che Michael Caine non tornava al Festival di Cannes , ma l'attore britannico 82enne si è trasformato nella star del giorno non solo per la sua applauditissima performance in 'Youth', ma anche per il fascino seduttivo delle sue risposte.

"Mancavo da 50 anni, dall'anno di 'Alfie' (pellicola che, nel '66, vinse il Premio Speciale della Giuria al Festival, ndr). La pellicola vinse un premio e io no, e così non sono mai tornato", ha scherzato l'attore, che concorre nella Selezione Ufficiale con 'Youth, il film di Paolo Sorrentino nel quale interpreta un famoso direttore d'orchestra che si è ritirato dalle scene e trascorre una vacanza in Svizzera con un suo amico (Harvey Keitel).

Da notare che Caine proviene dalla vecchia scuola di attori che sanno che il loro lavoro non finisce sul set. Prende l'incontro con la stampa come parte del loro lavoro, e mai perde occasione per continuare a sedurre il pubblico. L'attore ha così mostrato doti da "entertainer" ricordando, ad esempio, quando la regina Isabella II lo nominò cavaliere. La monarca gli disse che aveva la sensazione che lui facesse questo mestiere da molto tempo. "Io avrei voluto risponderle che anche io avevo la stessa sensazione con lei, ma ho preferito non dirglielo", ha ironizzato. Temeva che gli avrebbero tolto il riconoscimento e sarebbe finito con la testa mozzata e gettata dalla torre (di Londra).

Caine ha osservato inoltre che la regina è dotata di un grande senso dell'umorismo. Capitò infatti ad un'altra festa in sua presenza, e gli chiese di raccortagli una barzelletta. Lui rispose che quelle che conosceva non potevano essere raccontate. Allora, la regina ne raccontò lei stessa una. "La cosa più terribile è che non riesco a ricordare la barzelletta che mi raccontò", ha detto l'attore suscitando ancora le risate dell'uditorio.

L'ottuagenario Caine, con una larghissima carriera davanti alle telecamere e che prosegue aggiungendo ogni anno nuovi progetti, assicura di avere fans anche tra le generazioni più giovani per avere interpretato il maggiordomo di Batman ("Batman Begins", "Il Cavaliere oscuro).

Sull'esposizione del suo corpo sul grande schermo da anziano, l'attore ha sottolineato che questo è il corpo che ha, che non gliene è stato dato un altro, e che non stava interpretando Mister Universo. "Questo è ciò che vi tocca sopportare", ha risposto alla giornalista che gli ha posto la domanda. Il genio e l'ironia di Michael Caine hanno oscurato il resto degli ospiti della conferenza stampa, nonostante si trattasse di grandi attori come Rachel Weisz, Harvey Keitel o Paul Dano, presentatisi insieme al regista Paolo Sorrentino.

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