"Cosa vorrei ricevere per il mio compleanno? Un bonus per 20 anni di meno". Il 23 luglio Massimo Boldi compirà 70 anni, "una data importante che mi mette in apprensione", dice all'Adnkronos l'attore di Luino, che non rinuncia a una stoccata nei confronti del 'partner di una vita': Christian De Sica. E anche se vede questo "giorno come un altro", pensa che questo sia "l'inizio di un nuovo ciclo di vita".
Poco importa se in oltre 40 anni di carriera ha fatto ridere diverse generazioni di spettatori con i suoi cinepanettoni e non solo. E se in tv, alcuni dei suoi personaggi - da 'Mario Vigorone che prepara il minestrone' allo stranoto 'Cipollino' passando per l’improponibile Mago di Napoli - sono indimenticati. "Non sono nelle condizioni di vita di un pensionato - sottolinea - non ho alcuna intenzione di fermarmi".
Eccolo allora tornare a metà novembre con un nuovo cinepanettone 'Matrimonio al Sud', distribuito da Medusa, in cui due famiglie, una milanese che odia tutto quello che è Sud, e un'altra del Mezzogiorno che odia tutto ciò che è Nord devono per forza avere a che fare dal momento che i figli si innamorano. E se ora, dice, "sono concentrato su questo film e un ritorno in tv non è previsto, ho in mente di portare una pellicola in concorso a Venezia l'anno prossimo. Protagonista è un uomo che vive la terza età ma che si sente sempre giovane come un 20enne".
Ormai sono passati 10 anni dalla clamorosa rottura cinematografica con il suo storico 'partner di cinepanettoni'. Era infatti il 2005 quando, dopo oltre 20 pellicole, la storica coppia De Sica-Boldi ha annunciato l'addio. Una separazione a tratti rancorosa, fatta di accuse e polemiche, perché i due non si sono mai risparmiati frecciate a colpi di interviste. Nonostante questo però i tanti fan del duo comico di Natale hanno sempre creduto (sperato) in un 'ritorno di fiamma'.
E quando De Sica ha annunciato di tornare dopo tanti anni a quel filone, tanto criticato e comunque campione d'incassi al botteghino, sembrava fatta. E invece no, le loro strade restano parallele. "Non era previsto che Christian mi chiamasse - ci tiene a precisare Boldi - in realtà è il pubblico che vuole vederci ancora insieme". "In questi anni - sottolinea - sono cresciuto, sono andato avanti, con un grande consenso di pubblico. Tanto che Sky mi dedica un'intera settimana di programmazione in occasione dei miei 70 anni. E questo mi fa molto piacere".
"Ognuno fa i propri film - aggiunge il comico - loro fanno i loro, che sono sempre i soliti. Io invece cambio, avendo anche il coraggio di mettermi in gioco, di rischiare in prima persona (nel 2007 ha fondato la sua casa di produzione, la Mari Film, ndr)". Quindi una telefonata di auguri da parte del collega è impensabile? "Se Christian si facesse sentire sarei contentissimo - ammette Boldi - ma non succederà perché non è mai accaduto in 30 anni. Non mi ha mai chiamato per il mio compleanno. Se lo abbiamo festeggiato insieme è perché magari in quel momento stavamo lavorando a qualche film".
