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Musica: Rita Pavone compie 70 anni di vita e 56 di carriera

22 agosto 2015 | 16.03
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Rita Pavone (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Rita Pavone (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Rita Pavone, uno dei personaggi simbolo della scena musicale degli anni 60', domani spegnerà 70 candeline, col sorriso di una donna minuta e sempre energica che vanta una longeva carriera tra musica, cinema e tv, e più di 50 milioni di dischi venduti.

'La partita di pallone', 'Il ballo del mattone', 'Come te non c'è nessuno', 'Datemi un martello', 'La pappa col pomodoro', 'Questo nostro amore'. Chi non ha mai intonato questi pezzi? Intere generazioni sono cresciute con la musica di questa icona pop dell'epoca dei 45 giri.

Il 23 agosto del 1945, nasceva la torinese Pavone, terza di quattro figli, da madre Maria, casalinga e padre Giovanni, di origini siciliane, operaio della Fiat. Il padre è il primo a credere nel talento della ragazzina maschiaccio che da piccolissima balla e canta per il divertimento di amici e parenti. Ne asseconda le aspirazioni facendole ascoltare Judy Garland, Fred Astaire, Danny Kaye e le voci americane che nel dopoguerra trionfano alla radio e sugli schermi italiani. Debutta nel 1959, a 14 anni, al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo per bambini dal titolo 'Telefoniade', realizzato dall'allora nazionale società telefonica Stipel.

Dopo diversi spettacolini, la allora diciessettenne vince la prima edizione del 'Festival degli sconosciuti' di Ariccia che la porterà al primo contratto discografico con la Rca. È lì che conoscerà l'uomo della sua vita, Teddy Reno, patron della manifestazione, e anche lui cantante.

Subito prima Rita, dopo diverse delusioni, sembrava essersi rassegnata all'idea di abbandonare il mondo della musica e dello spettacolo per aiutare la madre in casa, da sempre scettica sul successo 'mondano' della figlia. Mentre lavora in una merceria, papà Giovanni continua però ad iscriverla a manifestazioni e concorsi fino a quando nell'agosto del '62 arriva appunto l'invito a partecipare al festival delle Voci Nuove di Ariccia, l'evento che darà una svolta decisiva alla sua carriera e alla sua vita.

Infatti vince il festival e conquista Teddy Reno che diventa il suo pigmalione, e da produttore esterno la impone alla Rca. Neanche due anni e diventa la Pavonissima, 'la regina dei 45 giri' portando i suoi singoli ai primi posti delle classifiche.

Il 1964 è l'anno da record, un successo dopo l'altro: viene citata da Umberto Eco e i suoi dischi si vendono in Germania, in Francia, in Spagna, in Giappone, in Sudamerica, perfino nell'Inghilterra dei Beatles dove la Bbc le dedica uno special dal titolo 'Segni particolari: lentiggini'. A coronare il tutto ci pensa mamma rai: Rita è protagonista, sempre nel 1964, dello sceneggiato televisivo 'Il giornalino di Gian Burrasca', tratto dal celebre romanzo per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller.

Dopo quattro anni l'artista decide di sposare in Svizzera Teddy Reno, suscitando scandalo: La teen-ager tutto pepe diventa moglie di un uomo più grande di vent'anni, per altro già sposato civilmente e padre di un figlio. Ma intanto che la gente mormora, la giovane artista diventa madre prima di Alessandro e poi di Giorgio.

Dopo qualche anno di buio, ritorna sulla scena musicale con alcuni singoli di grande successo tra cui 'Finalmente libera', lanciato da Barbra Streisand, la partecipazione a Canzonissima, qualche incursione in teatro, e ancora molte presenze in tv, fino al 2000, quando è tra i protagonisti di 'I ragazzi irresistibili' su Canale5, con Maurizio Vandelli, Little Tony, Adriano Pappalardo.

Nel 2006 il triste annuncio: Rita Pavone si ritira dalla musica. Solo qualche ospitata televisiva e rare interviste in cui parla della famiglia e racconta commossa della telefonata ricevuta da Papa Francesco, suo ammiratore dai tempi dell'Argentina. Ma la musica la Pavone ce l'ha nel sangue e l'anno scorso gira l'Italia con il tour 'Rita is back' ritrovando il piacere degli applausi e dell'amore del pubblico.

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