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Mostra Venezia: Baratta, in prossimo Cda Biennale chiederò proroga Barbera

13 settembre 2015 | 10.59
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Paolo Baratta e Alberto Barbera (Infophoto)
Paolo Baratta e Alberto Barbera (Infophoto)

Nella prossima riunione del Cda della Biennale, che si terrà i primi di ottobre durante la Biennale Musica, il presidente della fondazione veneziana, Paolo Baratta, chiederà al consiglio la proroga di un anno del direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, il cui mandato quadriennale è in scadenza. Lo ha detto lo stesso Baratta rispondendo alle domande dei cronisti che a fine mostra del cinema gli hanno rinnovato la richiesta sulle sue intenzioni in proposito. "Visto che me lo continuate a chiedere ora posso dirvi di sì, che chiederò al cda la proroga".

La proroga di un anno del direttore in scadenza è resa possibile dalle nuove norme introdotte di recente dal governo. Le stesse che rendono possibile un terzo mandato consecutivo per il presidente della Biennale. Il 19 dicembre scadrà infatti quello del Cda della Biennale e anche il secondo consecutivo di Baratta alla presidenza. Ma da tempo si parla con insistenza di una probabile riconferma di Baratta.

Baratta, nel tradizionale incontro di fine mostra con i giornalisti, ha anche tracciato un bilancio positivo dei numeri della 72ma Mostra del Cinema di Venezia che si è chiusa ieri con l'assegnazione del Leone d'Oro al film 'Desde Allà' di Lorenzo Vigas. "Le presenze a pagamento della Mostra sono state 50.000, contro le 47.000 dello scorso anno ma mancano all'appello i due cinema di Venezia e Mestre che proiettavano un giorno dopo le pellicole in concorso. Inoltre gli accrediti professionali sono stati 7.300, un numero abbastanza straordinario che ci mette in linea con altri grandi festival mondiali".

Quanto ai costi, assicura Baratta, "sono stati in linea con quelli degli scorsi anni: la Mostra 2015 è costata 13 milioni di euro in tutto, 10,5 milioni se non si considerano le spese generali. Di questi 8 milioni vengono dallo Stato".

Insieme a Baratta, anche Alberto Barbera ha tracciato un bilancio del mandato quadriennale che ha portato a compimento con questa edizione: "Insieme al presidente -ha detto il direttore della Mostra- avevamo concordato una serie di innovazioni da apportare e che mi pare siamo riusciti a portare a compimento e a consolidare: la presenza di un mercato vero, con il ritorno dei buyers e dei sellers di tutto il mondo, l'aumento e la ristrutturazione delle sale, Biennale College e una maggiore definizione della sezione Orizzonti. Questo non vuol dire che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi al 100% ma il bilancio è positivo".

Quanto all'ingresso nella Mostra della nuova sezione del Cinema in Giardino, "nata come spazio per i residenti che non entrano nelle sale" ma che ha regalato alla Mostra una prechiusura travolgente con la presenza di Vasco Rossi, Baratta sottolinea che "l'idea di un'arena permanente all'aperto potrebbe concretizzarsi proprio sull'ex buco" fatto pensando al nuivo palazzo del cinema e poi ricoperto per l'impraticabilità del progetto davanti al Palazzo del Casinò. "Ci si potrebbe lavorare", dice, avvalorando l'idea che quello di oggi sia più un arrivederci che un addio.

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