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Amy Winehouse avrebbe compiuto oggi 32 anni, in sala il docufilm su di lei /Video

14 settembre 2015 | 13.18
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Amy Winehouse  (Infophoto) - INFOPHOTO
Amy Winehouse (Infophoto) - INFOPHOTO

Voce inconfondibile e icona della fusione 'magica' di Rhythm and Blues, soul, jazz e rock and roll, Amy Winehouse avrebbe compiuto oggi 32 anni. Orfani della sua voce, i suoi numerosi fan possono 'consolarsi' con 'Amy' di Asif Kapadia, un documentario sulla vita dell'artista in programmazione in Italia per soli tre giorni il 15, 16 e 17 settembre.

Alternando video amatoriali, spezzoni di concerti e interviste, viene ricostruita la vita della cantante morta il 23 luglio 2011 a 27 anni. Una Amy Winehouse prima del successo, prima degli eccessi. Un biopic, presentato fuori concorso al Festival di Cannes e diventato il secondo documentario più visto di sempre al box office inglese, definito però ingannevole dalla famiglia dell'artista.

Nata il 14 settembre del 1983 a Enfield, in Inghilterra, da una famiglia ebraica (il padre un tassista, la madre un'infermiera), Amy cresce a Southgate, riuscendo a fondare, già all'età di 10 anni, un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet 'n' Sour, as Sour da lei stessa definito la versione bianca ed ebraica delle Salt-n-Pepa. Tre anni dopo arriva la prima chitarra. La musica 'corre' dentro di lei ed Amy a 16 anni canta già come professionista. Complice la scelta del suo amico e cantante soul Tyler James di inviare una sua demo ad un talent scout. Arriva così la firma per la sua etichetta discografica, la Island/Universal.

Nel 2003 il suo debutto con l'album 'Frank'. Un successo. Tante le influenze jazz e, salvo due cover, pezzi scritti tutti da lei. La sua voce viene paragonata a quella di Sarah Vaughan e Macy Gray. Il disco vola nelle classifiche inglesi quando nel 2004 viene nominato ai Brit Awards nelle categorie British Female Solo Artist e British Urban Act. E per Amy arrivano due dischi di platino oltre alla soddisfazione di aver venduto in totale 1 milione e mezzo di copie.

Senza contare che c'è un altro premio per lei: nel 2004 la cantante vince anche l'Ivor Novello Award come Best Contemporary Song con il suo primo singolo Stronger Than Me. E, intanto, 'Frank' figura anche nella lista del Mercury Prize. Due anni dopo una pubblicazione di livello mondiale, quella dell'album 'Back to Black', che in Inghilterra arriva alla vetta della UK Albums Chart in pochissime settimane. Va benone anche negli Usa, dove il disco raggiunge la posizione numero 7, un debutto molto alto per un disco di una cantante inglese nella Billboard 200.

Ma c'è di più, 'Rehab', il singolo apripista dell'album diventa un tormentone mondiale. Un brano che non passa inosservato anche per il significato del testo: la canzone parla del suo rifiuto di disintossicarsi dall'alcol e dalla droga.

Successo anche per il terzo singolo 'Back to Black' grazie al quale Winehouse vince la categoria Artist Choice presente negli Mtv Europe Music Awards 2007. Ma la super vittoria arriva per Amy il 10 febbraio 2008 quando le vengono assegnati ben cinque Grammy Award: tre per la canzone 'Rehab' nelle categorie 'Record of the Year', 'Song of the Year' e 'Best Female Pop Vocal Performance', uno nella categoria 'Best New Artist' e uno per l'album 'Back to Black' nella categoria 'Best Pop Vocal Album'.

La cantante si aggiudica così tre dei quattro premi più importanti e si allinea alle altre 4 cantanti che abbiano ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno: Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncè. Già da un mese però circolava un video in cui la cantante fumava crack ammettendo di aver preso "sei valium per calmarsi".

A giugno dello stesso anno, due giorni dopo l'uscita da una clinica nella quale era entrata per un enfisema polmonare, Amy riesce ad incantare ancora: oltre 46 mila spettatori giungono per lei ad Hyde Park per festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela. Ma poco dopo arriva un altro evento triste: nel luglio 2009 Amy divorzia dal marito. Poi nuovi problemi di alcool e droga la tengono fuori dalle scene. Nel novembre 2010 annuncia il suo ritorno sui palchi ma dal concerto Belgrado è di nuovo in caduta libera fino al tragico epilogo.

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