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Cinema

Nanni Moretti torna a Salina per il DocFest

14 settembre 2015 | 10.23
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Nanni Moretti in una scena di 'Caro diario' (1993) nell'episodio 'Isole'
Nanni Moretti in una scena di 'Caro diario' (1993) nell'episodio 'Isole'

Nanni Moretti sarà il protagonista della serata di apertura della nona edizione del SalinaDocFest, mercoledì, con la proiezione di 'Mia madre'. A 22 anni dal set di 'Caro Diario', il regista torna cos' per la prima volta a Salina. Ad accoglierlo, l'isola senza cinema che ogni anno si trasforma nell''isola del grande cinema di realtà. La nona edizione del SalinaDocFest 2015, diretto da Giovanna Taviani, propone dal 16 al 20 settembre, una finestra straordinaria sul tema 'Conflitti e Periferie', ovvero la più scottante attualità di questi giorni vista attraverso lo sguardo del documentario narrativo.

Tre anteprime italiane e nove i film in concorso: dal sogno kazako ovvero 'I sogni del lago salato' che Andrea Segre chiude proprio con una citazione di 'Ecce Bombo' , al fantasma visionario di 'Those Who Feel The Fire Burning' di Morgan Knibbe), dall'Africa di 'Concerning Violence' firmato da Göran Olsson, a Gerba e a Parigi con 'Brule la mer' di Maki Berchache e Nathalie Nambot, nel convento dei Rom in Belgio con 'Kosmos' di Ruben Desiere o nel campo zingaro di Tor De Cenci con 'Romeo e Giulietta' di Massimo Coppola. Con la rassegna si entra nelle vite di chi è costretto a fuggire dal proprio paese, come in 'A syrian love story' di Sean McAllister, fondendo destini generali e personali in 'Memorie – In viaggio verso Auschwitz' di Danilo Monte). In 'Silvered Water' di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan, si mostra come la voglia di raccontare e la ricerca della poesia possono superare la paura e il ricatto della violenza.

"Abbiamo scelto pensando al pubblico -dice Taviani- non solo agli addetti ai lavori. È un viaggio ai bordi del mondo tra Siria, Kazakistan, Angola, Parigi, Auschwitz, Roma, Bruxelles che ha tutta la forza del grande cinema". I film, selezionati dalla direzione con la consulenza di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (EWA-European Women's Audiovisual Network), e con la collaborazione di Sandro Nardi, sono stati proposti a una giuria allargata e delocalizzata composta da critici e giornalisti che voterà online il vincitore del Premio Tasca d'Almerita, al miglior documentario in concorso. Al film più votato dal pubblico di salina andrà il Premio Signum.

Si parlerà di 'Conflitti e Periferie' anche con Ascanio Celestini, che il 18 settembre riceverà il 'Premio Ravesi dal Testo allo Schermo', e con tutti gli ospiti del festival: Giovanni Maria Bellu, Curzio Maltese, Federico Rampini, i registi Agostino Ferrente e Stefano Savona, l'attrice palestinese Tasneem Fared e i musicisti della maratona finale al Faro di Lingua, con la consegna del 'Premio Clandestino SDF 2015', ovvero Lorenzo Fragola, Mario Incudine, Sarah Jane Morris, I Kalvi, Le Malmaritate, Piero Pelù, Raf e altri. SalinaDocFest aderisce all'iniziativa 'Posto Occupato', la campagna contro la violenza sulle donne che è nata in provincia di Messina e si è diffusa in tutto il mondo. Il 'Posto Occupato' è dedicato a Omayma Benghaloum (34 anni, tunisina) mediatrice culturale presso l'ufficio immigrazione di Messina, uccisa il 4 settembre da un marito che non capiva le sue scelte.

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