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Musica: Pappano, concerto inaugurale è grido per dire che serve creatività

30 settembre 2015 | 18.40
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Pumeza Matshikiza, Antonio Pappano e Michele dall'Ongaro
Pumeza Matshikiza, Antonio Pappano e Michele dall'Ongaro

"Questa inaugurazione è un grido per dire che abbiamo bisogno di creatività". Antonio Pappano presenta così il concerto inaugurale della Stagione Sinfonica dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che lo vedrà sul podio sabato prossimo alle 18 (repliche Lunedì 5 alle 20,30 e martedì 6 alle 19,30), nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, per dirigere Coro e Orchestra dell'Accademia nella Nona di Ludwig van Beethoven e in 'Bread, Water and Salt' di Luca Francesconi su testi di Nelson Mandela.

"Mettere le parole di Mandela, personaggio che va ricordato ogni giorno per le sue lotte contro razzismo e discriminazione, accanto a quelle di Schiller che invocano la fratellanza universale, per me è stato naturale", spiega Pappano, sottolineando come il compositore di Bonn con la Nona abbia operato una rivoluzione nell'ambito della sinfonia "con l'intervento dell''Inno alla Gioia', cantato dai solisti e dal coro, che rappresentano un 'grido' laddove la musica da sola non bastava più. Beethoven è il compositore che più di tutti, dopo avere creato una frase, una cellula tematica, la sviluppa, la analizza in tutte le sue parti. Le sue sinfonie sono come la vita, una battaglia tra due temi in contrasto. E il progetto di affiancare Beethoven ai contemporanei è un omaggio alla creatività".

"Trovarsi sul programma accanto a Beethoven è difficile - afferma Francesconi - perché devi scrivere qualcosa che regga almeno minimamente il confronto. La musica è energia, invece oggi i cliché diventano più forti di queste energie. La mia ambizione come compositore è quella di togliere tutti i cliché e restituire la purezza dell'energia musicale, proprio come Mandela che guardava le cose con uno sguardo vergine e puro", sottolinea il musicista, che in 'Bread, Water and Salt' utilizza una ritmica costante di ispirazione africana ("l'Africa fa parte del mio linguaggio", dice) con le parole dell'ex presidente del Sudafrica spesso in dissonanza, cantate dal soprano sudafricano Pumeza Matshikiza.

Dall'Ongaro, maestro del coro Visco resterà con noi fino al 2019

"Mandela non era una figura semplice - spiega Pumeza Matshikiza - molti lo vedevano come un traditore, per alcuni era addirittura un terrorista. Per noi invece era uno che cercava di far vincere un sogno: voleva la libertà per tutti e il rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Ecco perché aveva una grande forza", sottolinea la cantante, spiegando che molti brani dell'opera di Francesconi "sono nella mia lingua natia e il linguaggio musicale spesso affonda anche nel folk".

L'inaugurazione della stagione di Santa Cecilia vedrà anche la novità della diretta televisiva su Rai5, oltre a quella consueta su Rai Radio 3. "Trasmetteremo otto concerti in tv e su Rai Storia manderemo in onda uno speciale sui 430 anni di storia dell'Accademia di Santa Cecilia, che andrà anche su Rai3", annuncia Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, spiegando che Radio 3 "trasmetterà in diretta 16 concerti della stagione sinfonica e in differita tutti quelli della stagione da camera dell'Accademia".

"Noi ci sentiamo servizio pubblico, perché la musica è bene comune e quindi di tutti", sottolinea il presidente di Santa Cecilia, Michele dall'Ongaro, spiegando che l'Accademia "sta studiando formule innovative per l'attività musicale esterna alla sala da concerto", e annunciando che il maestro del Coro, Ciro Visco "ha firmato il contratto e resterà con noi fino al 2019, come Pappano".

Ravera, regione Lazio conferma contributo di 595mila euro a Santa Cecilia

"Pappano è un maestro che ammiro moltissimo e sono certa che, insieme al fervore dell'Orchestra di Santa Cecilia che sembra formata da solisti, rimetterà al mondo le sinfonie di Beethoven", afferma l'assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera, spiegando che la Regione "mantiene il suo contributo di 595mila euro all'Accademia, e ne aggiunge 175mila per le attività di formazione che Santa Cecilia fa con la Juniorchestra".

L'assessore capitolino alla Cultura, Giovanna Marinelli, sottolinea invece "che è importante il programma di Santa Cecilia di accostare Beethoven alla musica contemporanea. La musica è segnale di pace e questo programma mette accanto ai musicisti personaggi come Mandela che alla pace hanno dato il proprio contributo".

Altra novità della stagione 2015-2015 dell'Accademia di Santa Cecilia è un approfondimento tecnologico del progetto PappanoinWeb, nato dalla collaborazione tra Tim e Accademia, che quest'anno si arricchisce delle "nuove tecnologie di ripresa panoramica a 360°, che daranno la possibilità agli utenti di 'entrare' dentro l'orchestra e assistere al concerto accanto ai musicisti", spiega Marcella Logli, direttore Corporate Shared Value, Telecom Italia e dg Fondazione Telecom Italia. Nelle passate edizioni PappanoinWeb è stato seguito da oltre 200mila utenti che hanno partecipato anche alle interazioni sui social network.

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