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Teatro: arriva a Roma 'Dirty Dancing', con la benedizione dell'autrice del film

11 novembre 2015 | 17.03
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Eleanor Bergstein: "Ecco perché ho trasformato in musical la mia pellicola"/Videointervista

Teatro: arriva a Roma 'Dirty Dancing', con la benedizione dell'autrice del film

Dopo oltre 100 date sold out a Milano e una tournée estiva conclusasi con un trionfo all'Arena di Verona, arriva per la prima volta a Roma, al Gran Teatro di Saxa Rubra dal 13 novembre al 10 gennaio, il musical 'Dirty Dancing', in una nuova versione adattata per il pubblico italiano (con la regia di Federico Bellone e le scenografie firmate da Roberto Comotti), che vede un finale sorprendente in cui Johnny scende a ballare in platea, coinvolgendo tutto il pubblico in una grande festa di gioia e di divertimento, e non solo ha ottenuto il placet dei produttori inglesi ma li ha convinti al punto da 'adottarla' per un tour europeo in cui cambieranno solo i protagonisti per motivi di lingua.

Fedele trasposizione teatrale del film cult del 1987, interpretato da un'indimenticabile Patrick Swayze, il musical è firmato dalla stessa autrice della pellicola, l'americana Eleanor Bergstein che ha affiancato il team italiano nell’attenta e scrupolosa ricerca e selezione del cast, proprio a garanzia della bravura degli attori e della qualità dello spettacolo che, in ogni parte del mondo in cui viene rappresentato, deve mantenere le caratteristiche originali.

"Ho aspettato 25 anni prima di fare la versione teatrale perché solo dopo un bel po' di tempo mi sono resa conto che la gente, che aveva visto e rivisto il film, poteva comunque trovare un valore aggiunto nell'essere presenti mentre la storia accadeva. E infatti nello show tra cast e pubblico si crea un'energia meravigliosa. Ma mentre il film durava 90 minuti, il musical, che in realtà è uno spettacolo a metà tra un concerto rock e un spettacolo di prosa, dura due ore e questo mi ha permesso di disegnare meglio i protagonisti e tutto quello che gli gira intorno", spiega la stessa Bergstein (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA), che ha voluto essere presente al debutto romano ("Ho vissuto a Roma in tre periodi diversi della mia vita, adoro questa città, le sue bellezze, la sua luce e sono felicissima che lo spettacolo arrivi qui").

La storia resta quella del magico e movimentato incontro tra la giovane Baby Houseman e il fascinoso maestro di ballo Johnny Castle: e nella tipica atmosfera festosa del villaggio turistico, nasce la loro storia d’amore, accompagnata da musiche indimenticabili e balli ad altissima carica sensuale. Una storia ambientata nel 1963, non a caso: "Quando scrissi il film scelsi l'estate di quell'anno -racconta Bergstein- perché fu uno spartiacque tra due epoche da tanti punti di vista: politico, musicale e del ballo. Martin Luther King pronunciò il famoso discorso di 'I have a dream' e pochi mesi dopo l'uccisione del presidente Kennedy cambiò tutto. I Beatles arrivarono in America e il rock cominciò a conquistare le classifiche. E infine esitevano ancora i balli di coppia che poi sono di fatto scomparsi".

I protagonisti, che si muovono sulle coreografie di Gillian Bruce (Frankenstein Junior, Grease, A qualcuno piace caldo), sono Gabrio Gentilini (nel ruolo di Johnny) e Sara Santostasi (Baby), entrambi già forti di lunghe esperienze in televisione, teatro e cinema, mentre nel ruolo di Penny, la co-protagonista maestra di ballo nel villaggio vacanze, che ha un ruolo fondamentale nella storia dei “balli proibiti”, debutta in questa nuova edizione Lorella Boccia, direttamente da 'Amici' e 'Colorado'. "Ho voluto a tutti i costi fare il provino e conquistare questo ruolo -confessa Gentilini- non tanto per ballare e recitare nei panni di Johnny ma per raccontare questa storia d'amore che sopravvive a tante generazioni e continua ad emozionare il pubblico di ogni età. E poi, ciliegina sulla torta, ho ritrovato Sara, che era stata mia allieva in uno stage pochi mesi prima. Il confronto con Swayze? Era impossibile per questo per questo ho scelto di non imitare ma di trovare la mia strada per innamorarmi di Baby". "Era molto importante per me che Gabrio non imitasse il mio amico Patrick -aggiunge Eleanor- e devo dire che è stato fantastico. Ha trovato una sua via per portare sul palco queste emozioni. È stato fantastico".

Nell’adattamento italiano, i dialoghi sono stati tradotti da Alice Mastroni, mentre le canzoni sono cantate dal vivo in lingua originale, sulle basi. E una piccola orchestra di 5 elementi esegue in scena i pezzi più famosi di questa straordinaria colonna sonora (fra cui 'Time Of My Life', vincitrice di un premio Oscar e di un Golden Globe, 'Do You Love Me? Hey Baby', 'Hungry Eyes' e altri).

'Dirty Dancing' è un titolo da record: un successo planetario al cinema, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e blu-ray. E il musical, in paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali come Inghilterra e Germania, ha fatto registrare i più alti incassi nella storia del teatro europeo. I numeri attuali già registrati sono da capogiro: 150 repliche, oltre 250.000 spettatori, oltre 400.000 likes su Facebook, oltre 300.000 followers su Twitter e oltre 500.000 visualizzazioni su Youtube.

Proprio per questo i protagonisti sentono una responsabilità particolare: "Anche io che sono nata un po' dopo l'uscita del film -racconta Sara Santostasi- l'avevo visto e rivisto sempre con grande emozione. E l'emozione di portarlo in scena è indescrivibile. Io piango ad ogni replica anche perché la partecipazione del pubblico è fortissima. E portarlo a Roma, che è la mia città, sarà un'emozione ancora più grande", conclude.

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