Come Gesù con Lazzaro. Iggy Pop probabilmente non ha ancora superato lo choc per la morte del suo 'padre' professionale David Bowie, ma in un'intervista al New York Times ha ricordato e ringraziato il Duca Bianco, raccontando come abbia salvato la sua carriera.
"Mi ha resuscitato. Era un benefattore ancor prima che un'amico - ha spiegato Pop - mi ha salvato dall'annientamento personale e professionale". Dopo la prima separazione degli Stooges dovuta ai problemi con la droga, Iggy conobbe Bowie, che nel 1971 lo portò a Londra e lo convinse a riformare la band con Ron Asheton, Scott Asheton e Dave Alexander, che dopo l'album 'Raw Power' (1973) si separarono nuovamente. Fu allora - era il 1976- che il Duca Bianco lo portò con lui nel tour di promozione di 'Station to Station'. L'anno successivo Bowie firmò la produzione dei primi due dischi solisti di Iggy, 'The Idiot' e 'Lust for Life', contenente il successo 'The Passenger': "Ha inciso sulla mia personalità in quel primo album", ha ricordato l'uomo lucertola.
"Tante persone erano incuriosite, ma solo lui aveva davvero qualcosa in comune con me, solo lui aveva davvero intenzione di aiutarmi. Ha fatto una buona azione".
MESSAGE FROM IGGY:
"David’s friendship was the light of my life. I never met such a brilliant person. He was the best there is.
- Iggy Pop"
— Iggy Pop (@IggyPop) 11 Gennaio 2016