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Mondo del cinema in lutto, è morto il maestro Ettore Scola

20 gennaio 2016 | 07.15
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Ettore Scola (Afp) - AFP
Ettore Scola (Afp) - AFP

E' morto ieri sera Ettore Scola, in coma da domenica sera. Il regista, nato a Trevico (Avellino) nel 1931, aveva 84 anni. Da 'C’eravamo tanti amati' a 'Una giornata particolare' passando per 'Brutti, sporchi e cattivi' a 'La famiglia', sono tanti i capolavori di questo maestro che hanno segnato la storia del cinema italiano.

Alle 11, al Policlinico Umberto I, è stata aperta la camera ardente. E domani l'omaggio, a partire dalle 10,30, alla Casa del Cinema di Roma.

Hanno voluto ricordare il grande regista appena scomparso anche il premier Matteo Renzi e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. "Ettore Scola, maestro dalla incredibile capacità di lettura dell'Italia e dei suoi cambiamenti, lascia un enorme vuoto nella cultura italiana", ha scritto il presidente del consiglio su twitter. "Ci ha lasciato Ettore Scola. Un grande maestro, un uomo straordinario, giovane sino all'ultimo giorno della sua vita", ha scritto invece Franceschini.

Nella sua carriera, oltre al premio ricevuto a Cannes per la Miglior regia di 'Brutti, sporchi e cattivi', Scola ha vinto 8 David di Donatello e ottenuto 4 candidature all'Oscar con 'Una giornata particolare', 'I nuovi' mostri', 'Ballando ballando' e 'La famiglia'.

Ma la sua grandezza va sicuramente oltre i premi, che pure lo hanno riconosciuto anche in vita come un grandissimo 'pittore dell'Italia' sul grande schermo (Fotogallery). Tanti sono stati infatti i suoi capolavori, a cominciare da quello che lo consacrò nell'Olimpo dei grandi, 'C'eravamo tanto amati' (1974), che ripercorre un trentennio di storia italiana attraverso le vicende di tre amici, gli indimenticabili Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Stefano Satta Flores. Anche Marcello Mastroianni e Federico Fellini parteciparono alla celebre pellicola, che il regista volle dedicare a Vittorio De Sica.

Gli anni Settanta furono sicuramente il periodo d'oro del grande regista, che riuscì a inanellare una serie di opere cinematografiche destinate a diventare capisaldi del nostro cinema nel mondo. Da 'Brutti, sporchi e cattivi' (1976), che ebbe come protagonista ancora una volta Nino Manfredi, al poetico 'Una giornata particolare' con Marcello Mastroianni e Sophia Loren, fino a 'La Terrazza', perfetto esempio della commedia all'italiana con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e Marcello Mastroianni.

Nel 1980, al 33mo Festival di Cannes, la pellicola riuscì a portare a casa il premio per la migliore sceneggiatura e il premio per la miglior attrice non protagonista, Carla Gravina, e lo stesso Scola ricevette la nomination come miglior regista. Ma anche negli anni Ottanta e Novanta la creatività di Scola seppe partorire opere indiscusse. In 'La famiglia', del 1987, attraverso la saga di una famiglia ed avvalendosi di grandi attori come Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant ripercorre 80 anni di storia (1906-1986), mentre nel 2001, in 'Concorrenza sleale', con Diego Abatantuono, Sergio Castellitto e Gérard Depardieu, affronta il tema delle leggi razziali.

Nel 2014 è stata realizzata la prima grande mostra monografica dedicata al grande maestro, dal titolo "Piacere, Ettore Scola" a cura di Marco Dionisi e Nevio De Pascalis. Testi, filmati, cimeli, fotografie, disegni e carteggi che per la prima volta hanno raccontato la sua vita privata e professionale, con particolare riferimento alla sua indimenticata passione, il disegno. Scola infatti iniziò la sua carriera come fumettista: appena quindicenne, disegnava vignette per le riviste umoristiche 'Marc'Aurelio' e 'Il travaso delle idee'.

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