" Sanremo è come i Mondiali di calcio: un evento da non perdere". Dopo cinque partecipazioni al Festival più una, lo scorso anno, come 'valletta', Arisa torna quest'anno in gara a Sanremo con 'Guardando il cielo' e con la cover di 'Cuore' di Rita Pavone, sempre più convinta che la manifestazione sia "un vero momento di unione tra la musica e il pubblico" a cui è difficile mancare. (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA AD ARISA)
"Ho questa canzone che vorrei cantare a tutti -spiega Arisa nel corso di un incontro con la stampa- e Sanremo è l'occasione giusta per aprire la tua finestra al mondo intero. Inoltre il Festival è una vera occasione di vita". Un Festival , anticipa Arisa "che penso sia quello degli artisti. Sarà vivo, sarà una vera e propria festa anche fuori dall'Ariston ".
Ma 'Guardando il cielo' non è solo il titolo del brano che Arisa porterà al Festival ma anche quello del suo nuovo album di inediti che uscirà il 12 febbraio. Un album, spiega "che esprime il mio desiderio di ricongiungermi con la natura. Più passano gli anni, più mi sento una donna libera dalle convenzioni di questo tempo. Ho maggiore fiducia nel futuro, da quando ho iniziato a crederci".
"Io vengo dalla campagna -sottolinea Arisa- e sono particolarmente sensibile ai dissesti ambientali causati dalla nostra smania di vivere troppo comodi. Dobbiamo capire che il pericolo siamo noi e saremo noi a subire le conseguenze delle nostre azioni irresponsabili. Il mondo -osserva- è un vero e proprio regalo di cui bisogna avere la massima cura".
Non una ambientalista da prima linea, ci tiene a precisare, ma tuttavia attenta a tutto ciò che la circonda tanto da spingerla a raccogliere, spesso, per strada oggetti non biodegradabili per poi buttarli negli appositi contenitori o ad essere una vera e propria fan del riutilizzo, ad esempio, degli abiti: "compro spesso roba usata -spiega- e indosso capi delle mie zie".
E osservare la natura, sottolinea ancora "è ciò che mi riempie tantissimo. Molti si rivolgono a Dio perchè l'hanno imparato da piccoli. In realtà per me Dio è l'universo, il miracolo dell'energia che vediamo guardando il cielo. Da qualsiasi parte provenga il mondo -conclude- è un vero regalo"
