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Sanremo: il caso Miele, le regole e la felicità di cantare comunque

12 febbraio 2016 | 19.00
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Miele (fotogramma)
Miele (fotogramma)

Un picco di felicità, la vittoria in pugno per giocare la sfida finale, poi la bruciante delusione. E' accaduto a Miele, l'artista siciliana fra le Nuove Proposte, che ieri sera sul palco dell'Ariston di Sanremo ha cantato 'Mentre ti parlo' e che in un primo momento si è vista proclamare vincitrice contro Francesco Gabbani, con tutto il clamore e la gioia del caso, salvo poi apprendere che un disguido tecnico aveva condizionato il voto il cui verdetto era del tutto ribaltato: Gabbani ancora in gara, lei fuori con un premio consolazione - l'invito sul palco come ospite - che lei ha saputo valorizzare.

"Quel momento di felicità di quando mi hanno comunicato che avevo vinto la sfida con Gabbani non me lo ridarà più nessuno, quindi era inutile impuntarsi oltre. Per questo - ha spiegato Miele - ho accettato l'invito di Carlo Conti, che ho incontrato e del quale ho apprezzato la grande umanità, a salire sul palco fuori gara. Stasera canterò, che per me è la cosa più importante, e poi tiferò per Mahmood", anche se "non nascondo che ci tenevo a gareggiare per la vittoria, però la vita è anche questo".

Tutto è iniziato giovedì sera quando un problema tecnico ha reso necessario un nuovo voto. La doppia proclamazione, in particolare, si è verificata perché nella prima votazione della sala stampa (il cui voto pesava per il 50%) molti ‘votatori’ non avevano funzionato. E il verdetto aveva visto vincere Miele (che evidentemente aveva prevalso nel televoto, che pesava per l’altro 50%). I giornalisti avevano segnalato l’anomalia alla Ipsos che, dopo aver verificato l’effettiva scarsità dei voti arrivati, ha fatto ripetere il voto della sala stampa. Questa volta il verdetto della combinazione tra televoto e voto della stampa ha visto vincere Gabbani.

Ma, come era nelle cose, immediata è stata la richiesta della cantante Miele e della sua casa discografica di essere riammessa nella finale che, però, stando al regolamento della kermesse canora, può essere disputata fra quattro Nuove Proposte e non cinque, come sarebbe accaduto se anche Miele fosse stata riammessa. E' iniziata, quindi, una riflessione da parte della Rai sul da farsi nel corso della quale anche il Codacons ha preso carta e penna per annunciare un esposto all’Autorità per le Comunicazioni, convinto che sia Miele che Gabbani dovessero entrambi andare avanti nelle successive fasi della gara.

"La sala stampa – ha evidenziato l’associazione dei consumatori in mattinata - è stata chiamata ad esprimere la propria preferenza una seconda volta, quando però già conosceva l’esito del televoto, che aveva favorito Miele. Tale circostanza potrebbe aver influito sul giudizio dei giornalisti modificando la loro intenzione di voto. Per tale motivo l’unica possibilità che la Rai ha per garantire correttezza e trasparenza agli artisti in gara e ai telespettatori, è far accedere entrambi i cantanti coinvolti nell’errore tecnico alle successive fasi della gara. In caso contrario, si aprirebbe la strada a possibili ricorsi sul fronte legale".

La Rai, però, al termine di una approfondita riunione sul caso, ha deciso diversamente e Miele non è stata riammessa in gara per la finale delle Nuove Proposte di Sanremo, anche se il direttore artistico e conduttore Carlo Conti, in un incontro privato, l'ha invitata a tornare sera sul palco del Teatro Ariston in qualità di ospite. "Il regolamento del Festival – recita la nota ufficiale - non può essere modificato alla conclusione di votazioni considerate regolari, ma le modifiche possono essere attuate soltanto per esigenze organizzative e/o funzionali, tra le quali non rientra il caso in esame”. Di qui la scelta su Miele.

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