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Prima sceneggiatura e poi libro, 'Come saltano i pesci' sbarca al cinema

22 marzo 2016 | 21.49
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da sinistra Simone Riccioni e Jonathan Arpetti
da sinistra Simone Riccioni e Jonathan Arpetti

(di Veronica Marino) Prima 'nasce' un libro, poi prende vita il film che ne trae ispirazione. In genere funziona così. A volte, però, gli schemi saltano...come i pesci. Ed è quello che è accaduto per il film diretto da Alessandro Valori in sala dal 31 marzo prossimo dal titolo, appunto, 'Come saltano i pesci'. Sì perché è stato il soggetto del film il primo a venire alla luce da un'idea del protagonista Simone Riccioni (nel ruolo di Matteo) che, oltre ad essere attore, all'epoca si era già cimentato in una prova di scrittura, pubblicando la sua biografia. E così Riccioni ne ha parlato con Alessandro Valori, il quale ha affidato a Serena De Angelis e Paola Boschi la sceneggiatura.

Tutto insomma stava seguendo le tappe consuete, quando una sera a cena Valori ha raccontato l'idea di Riccioni a Jonathan Arpetti, uno scrittore suo amico e come lui marchigiano. Ed è lì che è spuntato fuori il guizzo che ha rovesciato il solito schema perché ad Arpetti è venuta l'idea di scrivere il libro insieme a Riccioni e poter così entrare nell'intimità dei personaggi rivelandone sfaccettature che il film, per ovvie ragioni di tempo, ha dovuto 'oscurare'. "Nel libro c'è tutto quello che nel film non si vede", dice Arpetti all'Adnkronos.

Nella pellicola, infatti, Matteo (interpretato da Simone Riccioni, per la prima volta nel ruolo di protagonista), un ragazzo di 26 anni, ha due genitori, Italo e Mariella, che lo amano profondamente, una sorellina con la sindrome di down, Giulia, che vede in lui il suo eroe e un sogno: andare a lavorare nella scuderia Ferrari. "Il libro, rispetto al film, dà molto spazio al racconto di questa sua passione, dei sacrifici incredibili che Matteo fa per realizzare il suo obiettivo, delle notti in cui si addormenta sui libri esausto. Così come c'è un approfondimento maggiore sulla vita di Giulia che, nel corso del libro, va a scuola (cosa che nel film non si vede), si rapporta con i compagni e fra questi con chi la emargina ".

La vita di Matteo, però, nel film come nel libro si sgretola quando lui riceve una telefonata che lo mette di fronte alla terribile bugia su cui la sua vita era costruita. Una menzogna che gli fa decidere di partire alla ricerca della verità in un viaggio nel quale sarà Giulia la chiave di volta per unire il prima e il dopo e dare senso al significato concreto di 'famiglia'.

"Per me la stesura di questo libro è stata davvero un'esperienza nuova - dice Jonathan Arpetti - perché io sono sempre partito da una mia idea, l'ho elaborata e poi messa su carta. In questo caso, invece, c'era già un soggetto di sei pagine e una sceneggiatura di cento ed è stato quindi un percorso anomalo: io ho dovuto far mia questa storia, metabolizzarla e rielaborarla, aggiungendo qualcosa che nella sceneggiatura non c'era".

"Sono stato due volte sul set, mentre scrivevo - racconta - ed è stato emozionante ritrovarmi davanti alle scene che avevo appena messo giù. Il film è stato girato ad agosto ed io ho finito di scrivere il libro (che uscirà il 26 marzo) a luglio. Così quando sono andato sul set mi ha entusiasmato il faccia a faccia con personaggi in carne e ossa che io, fino a quel momento, avevo immaginato 'bidimensionali' sulla carta". Accanto a Simone Riccioni, altri giovani quali Brenno Placido e Marianna Di Martino. Nel cast poi un inedito Biagio Izzo per la prima volta in un ruolo drammatico, Giorgio Colangeli e Maria Amelia Monti.

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