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Cinema: 'Fräulein', amicizia da fiaba tra Christian De Sica e Lucia Mascino

23 maggio 2016 | 18.30
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Lucia Mascino e Christian De Sica in una scena di 'Fräulein - Una fiaba d'inverno'
Lucia Mascino e Christian De Sica in una scena di 'Fräulein - Una fiaba d'inverno'

Lei è una scontrosa e testarda 45enne che fa di tutto per nascondere la sua femminilità. Lui uno smarrito e infantile sessantenne. Il loro è uno scontro che alla fine si trasforma in un incontro che cambierà la vita a entrambi. 'Fräulein - Una fiaba d'inverno' è l'opera prima di Caterina Carone, classe 1982, nelle sale dal 26 maggio. Protagonisti di questa commedia, che fa ridere ma allo stesso tempo riflettere, sono Lucia Mascino e Christian De Sica, tra i quali nasce un'amicizia.

"Sono contento di fare un personaggio un po' diverso dal solito - ammette De Sica - Dopo tanti film comici fare una commedia sentimentale e romantica che parla della storia di un'amicizia tra un uomo e una donna non mi era mai capitato. Io con le donne c'ho sempre fatto l'amore, per finta, ma ce l'ho fatto. Invece con lei c'è solo un bacetto casto".

"E' una bella storia perché ti fa capire che un uomo della mia età non deve rinunciare a niente - sottolinea l'attore romano - Inoltre è un film che può essere visto da tutti, da gente della mia età e da giovanissimi, come i miei figli. E poi fa bene in un momento come questo, di vero bene tra due persone". "Una storia di disgelo - aggiunge la regista - di un cambiamento possibile".

"Sicuramente aver trascorso la mia infanzia in un luogo di provincia in cui l'osservazione delle persone è più forte mi ha aiutata - afferma la regista - in città è tutto frenetico, lì ho potuto contemplare e osservare gli individui. E in provincia ci sono tanti personaggi bizzarri, che a volte sembrano surreali". "Di Fräulein ne ho incontrare - aggiunge - poi si è mescolato tutto, ma nel mio paese ce ne erano varie".

Lucia Mascino in realtà si chiama Regina ma nel paese dove vive, "immaginato e di confine senza chiare coordinate spazio temporali" dice la Carone, tutti la chiamano ormai Fräulein. Senza marito né figli, è la proprietaria di un albergo ormai chiuso da anni nel quale vive con Marylin, una gallina bianca. Le sue giornate non sembrano prevedere cambiamenti finché un giorno, dopo che alla radio hanno annunciato l'arrivo di una imponente tempesta solare, un misterioso turista di nome Walter piomba nella sua vita.

Di lei in realtà non si sa molto: "Con Caterina abbiamo discusso a lungo sul raccontare o meno il perché questa donna sia diventata una specie di montagna immobile, ferma - racconta l'attrice - qualcosa si capisce, che prima in questo albergo c'erano i genitori e lo gestivano insieme. Ma abbiamo deciso di non spiegarlo troppo perché non penso ci sia bisogno di raccontare il perché ti si può fermare il cuore".

"Sono andata all'incontro con la regista - racconta ancora sorridendo la Mascino - vestita carina e truccata come si fa per un provino. Quando sono arrivata, lei mi ha detto: 'Guarda sto cercando un'attrice per il ruolo di una zitella di mezza età, molto rude e montanara, sei perfetta'. All'inizio mi sono detta: ma io che c'entro? Poi ho letto la sceneggiatura e mi ha appassionato subito, perché è un personaggio stupendo, molto raro al cinema".

"E' un film - aggiunge - profondo ma molto divertente allo stesso tempo. Questa cifra del film, da un lato fantastico e surreale, e dall'altro concreto e credibile, mi è piaciuta tantissimo. Non avevo dubbi, era la storia che volevo fare e Regina era un personaggio che mi si addiceva". Quanto a lavorare con Christian, "è stato bellissimo, è un attore strepitoso". Le fa eco De Sica che la definisce "una donna fantastica, dolce e umile, una cosa rara tra le attrici in Italia che oggi se la tirano tutte".

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