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Danza

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti in scena al Teatro Olimpico con 'Le quattro stagioni'

25 maggio 2016 | 18.19
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Un momento delle 'Quattro stagioni' di Fredy Franzutti per il Balletto del Sud in scena al Teatro Olimpico
Un momento delle 'Quattro stagioni' di Fredy Franzutti per il Balletto del Sud in scena al Teatro Olimpico

Il Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico chiude la VI edizione della manifestazione venerdì prossimo (unica replica il 28 giugno) con 'Le quattro stagioni' firmate per il Balletto del Sud da Fredy Franzutti. Ospite per la prima volta del Festival, la compagnia salentina fondata dallo stesso Franzutti, una delle compagnie più apprezzate nel panorama nazionale che nel 2015 ha festeggiato 20 anni di attività artistica.

Un grande affresco sull'uomo, sulle stagioni della vita, una pièce di teatro totale che si avvarrà delle scenografie di Isabella Ducrot, le rime del grande poeta inglese Wystan Hugh Auden, interpretate dall’attore Andrea Sirianni, mentre la musica attingerà non solo dalla celebre partitura vivaldiana delle 'Quattro stagioni', ma anche da alcuni brani di John Cage.

''La primavera rappresenta, a mio avviso, il rapporto con l’amore, la relazione con l’altro, l’incontro – ha raccontato Fredy Franzutti – mentre il calore dell’estate è l’allegoria dell’immobilità, intesa come inabilità e incapacità di cambiamento, o come disinteresse delle disgrazie altrui. Come nell’'Icaro' del fiammingo Pieter Bruegel''.

''La caduta delle foglie dell'autunno e l’arrivo della pioggia insistente ci riporta alla routine dei pendolari, al modo pratico e consueto di procedere nell’attività quotidiana - ha raccontato ancora il coreografo di origine leccese- Il rumore dei tuoni ci rinnova la paura delle persecuzioni, la natura che cambia rimanda alla consapevolezza d’appartenenza ad una società incline al marcire e spaventata dall’oscurità delle nubi''

Secondo Fredy Franzutti, invece ''Il gelo dell'inverno cala con la morte. Rappresenta la fine del rapporto, la morte del proprio compagno di viaggio, la morte della persona amata, rende inutile qualsiasi reazione. Ma le stagioni delle emozioni, come le stagioni meteorologiche, non durano per sempre e anche quelle ritornano, si alternano, ci sorprendono'', ha ricordato ancora.

''E dopo il gelido inverno di un terribile lutto può ritornare una primavera d’amore - ha concluso- Scopriamo che l’alternarsi delle stagioni delle emozioni altro non è altro che l'alternarsi della vita''. Il 27 maggio alle ore 19.30 incontro con i protagonisti dello spettacolo a cura di Gennaro Colangelo. Interverranno, tra gli altri, Gioacchino Onorati, Francesca Bernabini, Francesca Rosso e Franco Heera, il coreografo e regista Fredy Franzutti.

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