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Porte della memoria aperte ai ragazzi, patto con Miur e Teche ‘free’

07 giugno 2016 | 17.24
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Porte della memoria aperte ai ragazzi, patto con Miur e Teche ‘free’

La Rai apre le porte della memoria a tutti i ragazzi. E’ stato firmato questa mattina, infatti, il Protocollo tra la Rai e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che metterà a disposizione delle scuole e delle università il grande patrimonio custodito nelle Teche Rai. Un patrimonio, dice il Dg Antonio Campo Dall’Orto, che "non è di questa azienda, ma è dell’intero Paese". Non è questo, però, l’unico, se pur centrale, tassello di questa “alleanza educativa”, come la definisce il ministro Stefania Giannini che ha firmato assieme al Dg questo accordo strategico.

“Nonostante il presente ci sembra irrequieto e il futuro difficile da disegnare – osserva Antonio Campo Dall’Orto - ci sono alcune regole che non cambiano: guardare il passato serve per immaginare il futuro. E questo vale oggi più di ieri vista l’irrequietezza del momento.

L’accordo di oggi – evidenzia - non riguarda un singolo programma o una singola iniziativa, ma è strutturale e trasversale a tutti i palinsesti. Con questo Protocollo cambia, infatti, il rapporto tra la Rai e il Miur nell’ottica di una collaborazione fattiva che consentirà di valorizzare l’immenso patrimonio rappresentato dalle nostre teche come strumento per la didattica e la ricerca". Le teche, in sostanza, per la prima volta diventeranno "facilmente accessibili e consultabili: questo è il nostro compito e stiamo facendo una vera e propria corsa contro il tempo per digitalizzare tutto il materiale".

"È molto importante che attraverso un accordo ufficiale il servizio pubblico radio televisivo – prosegue Campo Dall’Orto - si impegni a far emergere le storie positive e le eccellenze che caratterizzano i settori della formazione, dalla scuola all’università, senza dimenticare i Conservatori e le Accademie e senza tralasciare la prevenzione e il contrasto di fenomeni come il bullismo. Fenomeno che vogliamo contribuire a contrastare insieme al Miur. In autunno capirete quali sono le forme concrete in cui lo faremo. Non si tratta questa volta di una fiction – spiega - ma di altro che verrà alla luce con la presentazione dei palinsesti"..

Tra gli aspetti di rilievo che vedono la Rai pronta a fare la propria parte in questa nuova alleanza, ce ne è anche un altro che sta particolarmente a cuore al Dg: “la promozione della cultura digitale. Sapete – ricorda il direttore generale della Rai – che abbiamo l’obiettivo esplicito di porre rimedio al problema dei 2 milioni di esclusi digitali che hanno meno di 35 anni. In una società che si sta frammentando – ragiona il Dg - è necessario che ciascun soggetto si chieda perché c’è. La Rai c’è anche per questo”, vale a dire per contribuire alla diffusione della conoscenza. "Noi, insieme al Miur – rimarca Campo Dall’Orto - vogliamo scommettere sulle nuove generazioni. E vogliamo impegnarci perché i ragazzi tornino a frequentare di più la Rai".

"Quella che sigliamo oggi – sono le parole del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini - è una vera e propria alleanza educativa, un cambio di paradigma culturale. I nostri giovani tornano al centro della narrazione e dell’interesse del servizio pubblico radio televisivo. La promozione del digitale e dell’uso delle tecnologie come strumento di supporto alla didattica, la diffusione della cultura scientifica e dei nuovi modelli di collaborazione fra scuola e lavoro rappresentano i capisaldi di un accordo che offre ai nostri studenti ulteriori, preziosi strumenti con cui affrontare in maniera più consapevole il futuro".

"Il Miur – aggiunge la responsabile del dicastero - si occupa del processo educativo dall’infanzia fino ai laboratori della ricerca di base. La Rai, invece, ha il compito di mettere a disposizione dei cittadini il patrimonio identitario. Questa alleanza è un impegno forte che non ci vedrà concentrati solo su alcune iniziative ma impegnati a tutto campo. La Rai ha un hardware straordinario che arriva ovunque. Il Miur ha un software fatto di contenuti e frammenti di identità culturale. Dopo il mio viaggio in Israele e gli incontri che ho avuto lì – racconta - ho ancor più consolidato la mia convinzione che sarà l’istruzione a salvare il mondo. Se non avremo una società sempre più in grado di interpretare quello che avviene, le disuguaglianze, infatti, non finiranno. Questa alleanza educativa vuol dire assumersi insieme delle responsabilità" in tal senso.

Giannini è particolarmente entusiasta anche dell’apertura delle teche Rai ai ragazzi: "L’accesso alle teche Rai è una delle cose più significative. Prima, quando da linguista e ricercatrice ero interessata a consultarle, incontravo difficoltà enormi. Ora la Rai apre le porte del suo patrimonio perché sia condiviso. La Rai, inoltre, può fare molto anche sul fronte dell’educazione alla cittadinanza e del contrasto al bullismo”.

Insomma una squadra, quella fatta dal Miur e dalla Rai, per espandere l’educazione e la conoscenza, nella certezza, come dice in conclusione il Dg, che "la libertà, ad ogni livello, dipende dalla quantità di conoscenza che uno ha".

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