cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 18:20
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rai, Maggioni: "Non seppelliamo l'Azienda sotto il dibattito sugli stipendi"

27 luglio 2016 | 18.33
LETTURA: 3 minuti

Rai, Maggioni:

"Io sono entrata in Rai facendo un concorso, poi il precario, poi il redattore ordinario, poi il corrispondente, poi il direttore e oggi sono qui. Per questo non posso vedere la Rai ridotta a questo. In Rai c'è un sacco di gente che tutti i giorni si guadagna seriamente il suo stipendio, anche tra quelle persone che percepiscono quegli stipendi alti". Se non teniamo conto di questo, "rischiamo di seppellire la rai sotto l'ondata del dibattito che si sta scatenando in queste ore". Lo sottolinea la presidente della Rai Monica Maggioni davanti alla commissione di Vigilanza Rai.

"Non dico che sia logico e giusto che ci siano persone in Rai che guadagnano oltre un certo tetto - prosegue Maggioni - ma ritengo che un'azienda che deve essere in grado di stare su un mercato che è complicatissimo, debba anche avere delle figure dirigenziali attentamente valutate, attentamente pesate, che rispondono e che vengono verificate ma che sono in grado di avere un livello retributivo che ha qualche elemento di riferimento con il mercato".

E questo perché, spiega la presidente, "dal mio punto di vista, fare il direttore di un tg del servizio pubblico deve essere un operazione ancora più complessa che nel privato. Non mi deve bastare una persona di buon livello. Deve essere (e lo è) un'operazione ancora più complessa. Ci si prende tutti i giorni delle enormi responsabilità, si è chiamati a risponderne e si viene qui, in Vigilanza, come è giusto che sia".

Certo, precisa Maggioni, "non ci devono essere posizioni maturate per sempre a scapito del contribuente. Non ci deve essere l'inamovibilità delle posizioni apicali. Bisogna piuttosto inserire elementi di razionalità nell'approccio a questa questione e per me elementi di razionalità sono anche per esempio di tener conto del fatto che lavorare in Rai significa avere dei vincoli molto precisi, molto meno presenti sul mercato. Lo sanno bene colleghi che, per venire a lavorare in Rai, hanno dovuto evitare qualsiasi tipo di altra collaborazione o cose del genere". In sostanza la razionalità è combattere il privilegio quando c'è e il privilegio c'è quando "non lavori adeguatamente, non hai il merito e le competenze per fare quella cosa e sai che, comunque vada, tu telefoni a qualcuno e lì ci resti tutta la vita".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza