cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 17:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Musica: Guccini, avrei voluto fare lo scrittore poi ho preso in mano la chitarra

05 agosto 2016 | 18.18
LETTURA: 4 minuti

da sinistra Francesco Guccini e Massimo Cirri, voce storica di Radio Popolare e Caterpillar Radio 2 che ha condotto la serata
da sinistra Francesco Guccini e Massimo Cirri, voce storica di Radio Popolare e Caterpillar Radio 2 che ha condotto la serata

"Da grande avrei voluto fare lo scrittore, poi ho preso in mano la chitarra...". Francesco Guccini, raccontandosi e raccontando, ha chiuso le porte di Musicultura a Recanati con un pubblico traboccante in ogni via e vicolo adiacente alla grande piazza Leopardi.

Il viaggio nell’anima e nel cuore di Guccini nella città della poesia parte proprio con Leopardi: "Qualcosa di Leopardi in alcune delle mie canzoni c’è .. ovviamente un eco, non scherziamo e come paragonare una vespa ad una Rolls-Royce.. sono stato un affezionato lettore di Leopardi, una curiosità? Ricordo bene la sua data di morte il 14 giugno anche perché in quel giorno è nato Che Guevara e … sono nato anche io", ha detto il Maestrone di Pavana.

"Ho sempre conservato dentro di me l’idea di fare lo scrittore - torna a bomba Guccini - e nell'89 ho pubblicato il mio primo romanzo Cròniche Epafàniche. Poi l’incontro con Loriano Machiavelli, ho iniziato a scrivere gialli ne abbiamo già pubblicati sette e ne stiamo scrivendo un altro. Mi piace raccontare storie, scrivere canzoni o scrivere libri per me è la stessa cosa, cambia solo il metodo, per le canzoni uso un foglio di carta e una penna, per i libri utilizzo il computer, è più pratico…". Tra i record di velocità nella scrittura delle sue celebri canzoni spicca 'La Locomotiva': "L’ho scritta in venti minuti, mentre stendevo il testo prendevo appunti a margine del foglio per le strofe successive che avevo in mente. Ho sempre avuto un’idea di partenza ben chiara sull’ argomento di cui volevo parlare".

"Tra i miei punti di riferimento iniziali - racconta - i francesi Jacques Brel, Georges Brassens, poi Bob Dylan, prima ancora anche degli italiani che non erano diventati molto famosi come …Fausto Amodei e poi Italo Calvino, anche Pasolini ha scritto testi per canzoni, ho ascoltato molte cose e poi ho cominciato a muovermi con i miei mezzi".

E ancora il viaggio nel mondo Gucciniano prosegue con le amicizie e i rapporti con gli altri cantautori: "Ho conosciuto bene Claudio Lolli, Vecchioni, fugacemente Fabrizio De André e De Gregori, con Lucio Dalla ci vedevamo spesso a Bologna anche se non siamo stati mai amici, eravamo molto diversi come carattere, lui era proprio un cittadino fino al midollo io un montanaro.. Con Giorgio Gaber ho avuto un ottimo rapporto facevamo lunghe discussioni, ora frequento Zucchero che fa un genere molto diverso dal mio ma è un bell'emiliano e fa un ottimo vino.. a casa sua si mangia solo quello che produce lui internamente, io coltivo solo un orto…faccio il direttore 'Ortistico'!.

Tra i grandi applausi del pubblico emozionato Guccini lascia il palcoscenico a 'Lo Stato Sociale' la giovane band bolognese, che ha omaggiato il grande cantautore con 'Quattro stracci' e Paola Turci che con la sua voce ha regalato una versione da brivido di 'Avvelenata': "Non è facile cantare Guccini avendolo alle spalle…", ha detto sorridendo la cantautrice mentre intonava le prime note con la sua chitarra. E’ stata poi la volta dei Musici, la storica band che ha accompagnato Francesco in quarant’anni di carriera formata da Juan Carlos "Flaco" Biondini, voce e chitarra; Vince Tempera piano e tastiere, Antonio Marangolo sax e percussioni; Pierluigi Mingotti, basso; Ivano Zanotti, batteria.

Gran finale a sorpresa, ai Musici si sono uniti Paola Turci e Lodo Guenzi dello Stato Sociale per la cavalcata epica de 'La Locomotiva', mandando in visibilio il pubblico di 'Lunaria'. Nel bis 'Dio è morto'.

"Anche il percorso artistico di un grande cantautore come Guccini – ha dichiarato in chiusura di 'Lunaria' il direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli - può interessare un pubblico talmente vasto ed eterogeneo come quello di questa sera, Guccini l’ha fatto con le parole, I Musici, Paola Turci e Lo Stato Sociale con la musica annullando qualsiasi gap generazionale in un pubblico vastissimo pieno di tanti giovani oltreché della generazione che lo ama da sempre".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza