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Prix Italia: a Lampedusa nel cuore delle storie con la realtà virtuale

02 ottobre 2016 | 11.42
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Un visore per realtà virtuale
Un visore per realtà virtuale

Vivere in un campo profughi o tentare un traversata dalla Turchia alla Grecia. Proprio come se fosse vero, condividendo sensazioni ed emozioni, incrociando sguardi. Il futuro dell’informazione è anche questo: la realtà virtuale, le notizie ‘viste’ in profondità. Lo racconta, con esempi concreti su storie di migranti, Zillah Watson, caporedattore della Bbc, al 68esimo Prix Italia, organizzato dalla Rai a Lampedusa. “La realtà virtuale - spiega Watson - consente di entrare proprio nel cuore della storia e di vivere, come se fossi nei panni del profugo, le difficoltà enormi che incontra. Noi lo abbiamo fatto con un film a 360 gradi in un capo profughi di Calais. Oppure, sfruttando la computer graphic, abbiamo seguito la storia di un gruppo di migranti da una spiaggia della Turchia verso la Grecia" .

"Si è letteralmente a bordo dell’imbarcazione, insieme a loro, vivendo sulla propria pelle -sottolinea Watson- il terrore di quello che può accadere. Per esempio quando si avvicinano la guardia costiera turca o altre imbarcazioni. Ti dà veramente un senso viscerale delle emozioni e delle sensazioni vissute dai protagonisti". Uno ‘sguardo’ reso possibile dalla tecnologia 3D che rappresenta un nuovo modo di raccontare la notizia: “E’ più lento - osserva Watson - richiede concentrazione e uno sguardo a 360 gradi, ma è un’esperienza che ti fa immergere nella realtà dell’altro. Non c’è una mediazione come quella di un giornalista che ti riferisce una notizia e che di fatto ti dice in qualche modo cosa pensare di quella notizia. E’ un’esperienza più ricca in assoluto”.

Ma, ancora una volta, diventa decisivo il fattore tempo, la necessità di una ‘lentezza’ come quella sostenuta dalla direttrice di Bbc Radio, Helen Boaden, nella sua Lecture al Prix Italia. E Watson è sulla stessa linea: “La sfida è nostra – dice – nel rendere tutto questo appassionate, ma se una persona è in cerca di un approfondimento e di un’esperienza più forte e più immersiva, sarà disposta a dedicare più tempo e ne trarrà beneficio. E’ chiaro che tutto questo è in totale antitesi con i social media e con la necessità del ritmo. Ma se c’è la volontà di capire, allora c’è anche quella di dedicare più tempo”. Lo strumento da utilizzare per il 'lettore', illustrato al Prix Italia, è una semplice maschera con delle lenti particolari. In un apposito alloggio si 'incastra' lo smartphone sul quale viene scaricato il filmato. Quanto ai costi di un racconto con la realtà virtuale, non è detto che servano budget enormi. “Ho artisti e documentaristi in grado di utilizzare la realtà virtuale a costi contenuti – dice la giornalista della Bbc - ma è chiaro che se sei un grosso produttore con budget elevati è più facile. Siamo però ancora agli inizi e possiamo solo produrre prototipi o esperienze uniche, ma sono certa che in futuro saranno sviluppati strumenti di produzioni e dispositivi migliori che permetteranno un utilizzo più ampio”.

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