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Cinema: Dario Argento, remake di 'Suspiria'? Non è molto utile

05 novembre 2016 | 14.51
LETTURA: 3 minuti

Dario Argento (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Dario Argento (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Cosa penso del remake di 'Suspiria'? Non è molto utile, credo sia essenzialmente un’operazione commerciale". Parola di Dario Argento, che oggi è intervenuto al Trieste Science+Fiction Festival per presentare il restauro in 4K di 'Zombi' ('Dawn of the Dead') di George Romero. Il regista è intervenuto anche sul progetto del remake del celebre film horror del '77 ispirato al romanzo di Thomas de Quincey. La regia sarà di Luca Guadagnino, il film si chiamerà 'Suspiria De Profundis' (titolo originale dell'opera di de Quincey, ndr) e avrà un cast all star con Choe Grace Moretz, Dakota Johnson e Tilda Swinton.

"Finora nessuno mi ha detto niente. Adesso Luca Guadagnino mi ha cercato e mi ha chiesto se la prossima settimana posso andare sul set a vedere come lo sta girando. Sono un po’ curioso, ma penso che non dirò nulla, sarò un testimone muto", ha precisato Argento, che alle 19,30 di oggi si intratterrà con il pubblico della kermesse triestina.

E parlando di 'Zombi', presentato nella versione ad altissima definizione, montata e curata all’epoca dallo stesso Argento per il mercato europeo e con le musiche dei Goblin, ha detto: “Il film è lo stesso, gli attori sono gli stessi, l'ambientazione è identica. Ma il film si vede molto meglio”. E ha aggiunto: “Mi ricordo l'anteprima italiana del film a Torino. Fu un grande successo. La sala era piena...ricordo le grida del pubblico, sembrava un concerto rock... fu bellissimo!".

"C'è una certa spietatezza di vita, una certa disumanità - afferma il regista di 'Profondo Rosso' - che rende gli zombie molto più attuali di quanto si pensi. Le paure di oggi sono diverse, sono paura del terrorismo o paura delle violenze sulle strade. Ma le paure più profonde sono rimaste sempre le stesse. Sono quelle che vengono da dentro, dalle nostre profondità, dal nostro subconscio".

Nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Trieste, Dario Argento ha rivelato la probabile data di inizio riprese del suo prossimo lavoro, 'The Sandman', un giallo tratto dal racconto breve 'Der Sandmann' dello scrittore tedesco E.T.A. Hoffmann, ispirato alla fiaba dell’omino del sonno che soffia della sabbia sugli occhi dei bambini per farli addormentare. "Sarà una rivisitazione in chiave horror – ha spiegato Argento – e le riprese sono state fissate per febbraio-marzo 2017, anche se ancora non abbiamo stabilito in maniera definitiva le location".

Ma nel futuro di Dario Argento c’è ancora l’opera lirica. "L’intenzione è quella di portare a teatro una rivisitazione dell’opera lirica 'Il Giro di Vite' di Benjamin Britten, tratto dall’omonimo racconto scritto da Henry James. Se tutto andrà come spero, a novembre dell’anno prossimo". Una storia di fantasmi ispirata allo stile della letteratura gotica, decisamente nelle corde del nostro maestro del brivido. Tanti i progetti, tanti i ritorni, come quello di '4 mosche di velluto grigio', in home video dal 22 novembre. “Sono molto felice di questo ritorno. Si tratta di un film molto personale, quasi autobiografico, quasi un’auto-seduta dallo psicanalista, anche se me ne sono accorto solo dopo”, ha concluso Argento.

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