Li definisce "insopportabili strumenti di rapina ai cittadini", e per questo ne chiede lo "smantellamento". Così Vittorio Sgarbi, con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, ha tuonato contro l'uso di autovelox e tutor, dividendo il web tra chi sostiene la sua causa e chi invece ritiene che siano validi strumenti per limitare gli incidenti stradali.
"I limiti vanno rispettati e se non lo fai è giusto che ci siano strumenti che lo attestino - scrive un utente - Non per fare cassa ma per scoraggiare. Ne vale la sicurezza di tutti". Un commento cui fa eco il pensiero di un altro: "Ma anche no - ribatte un utente- ci sono autisti che corrono troppo anche nelle confluenze autostradali (addirittura di 50 km/h oltre il limite)".
E tra chi condivide le parole del critico d'arte, definendolo "un genio", e chi ipotizza che il suo post polemico sia stato scritto di getto, dopo aver ricevuto una multa, c'è anche chi commenta ironico: "Vittorio, fonda il partito degli automobilisti/autotrasportatori, ti ritroveresti premier".