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Sveva Alviti: "A Sanremo con la mia Dalida forte e fragile"

08 febbraio 2017 | 12.15
LETTURA: 4 minuti

Sveva Alviti presenta 'Dalida' a Sanremo (Foto Adnkronos/Cristiano Camera)
Sveva Alviti presenta 'Dalida' a Sanremo (Foto Adnkronos/Cristiano Camera)

dall'inviato Ilaria Floris

"Interpretare Dalida mi ha dato molta forza, fiducia in me stessa, lei era molto forte e anche molto fragile". A 30 anni dalla sua morte e a 50 anni dalla tragica partecipazione al festival in coppia con Luigi Tenco (che durante la kermesse si tolse la vita) con il brano 'Ciao amore ciao', Dalida torna protagonista sul palco dell'Ariston. A riportare la cantante franco-italiana a Sanremo è Sveva Alviti, l'attrice che interpreta Dalida nell'atteso biopic diretto da Lisa Azuelos, uscito con grande successo in Francia e che in Italia sarà trasmesso da Rai1 in prima assoluta il prossimo 15 febbraio.

Sveva, modella di successo ma attrice quasi sconosciuta, è stata scelta dopo un provino nel quale ha sbaragliato concorrenti già famose a livello planetario, come Penelope Cruz e Laetitia Casta. E lo ha fatto interpretando il bellissimo brano 'Je suis malade', in modo talmente intenso da non lasciare dubbi. "'Je suis malade' non è una canzone ma è un poema -ha detto Alviti- In quel periodo stavo passando un periodo della mia vita di sofferenza, e per la prima volta non stavo facendo un provino ma stavo esprimendo un dolore. Sono 'diventata' la canzone, e quando è finita ero completamente in lacrime perché è molto triste, e anche Dalida ci metteva tutta se stessa. Quando la persona che mi ha fatto il provino si è avvicinata a me, io le ho detto senza pensarci 'Je suis Dalida', e lei mi ha risposto 'Je sais'. Da lì è iniziato tutto".

L'attrice ha rivelato di avere molto in comune con la grande icona della musica e del cinema francese. "Questa parte fragile, questa voglia di amare e di essere amata, sicuramente le sento anche mie. La voglia di essere vista per quello che si è veramente. Dalida si donava completamente al suo pubblico senza paura di essere giudicata, e io sono un pò così", ha detto Sveva.

"C'era l'esigenza di assecondare la richiesta che viene da più parti dell'internazionalizzazione delle nostre produzioni -ha detto Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema- ci affascinava il fatto di fare un film di questa figura italiana, anche se ha avuto una risonanza mondiale".

Nel cast del film figura anche Riccardo Scamarcio, nel ruolo del fratello di Dalida, Orlando. Invitare l'attrice all'Ariston è anche un modo per ricordare sia l'anniversario della morte di Tenco (avvenuta 50 anni fa, il 27 gennaio del 1967, proprio durante il festival) sia quello della morte di Dalida (morta suicida a Parigi il 3 maggio del 1987).

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