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Sanremo

Samuel 5, Turci 10: le pagelle delle cover firmate dall'ex Matia Bazar

10 febbraio 2017 | 12.08
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Paola Turci (foto Adnkronos)
Paola Turci (foto Adnkronos)

Ecco le pagelle delle 16 perfomance della serata Cover di Sanremo 2017, esibitisi durante la seconda serata del festival, redatte in esclusiva per AdnKronos dall'ex tastierista dei Matia Bazar, Mauro Sabbione.

Paola Turci ('Un'emozione da poco' di Anna Oxa): una delle più belle canzoni degli anni '80 scritta - non dimentichiamolo - da Fossati, che non l'ha mai cantata rispetto ad altre sue composizioni. Paola la ricopre ancor più di grinta ed energia. La Oxa all'epoca sembrava la finta-punk, oggi la Turci la fa con l'anima rock e convince pienamente! Voto 10.

Sergio Sylvestre ('Vorrei la pelle nera' di Nino Ferrer): una delle canzoni più soul italiane, che ha dato il nome alla band dove militava Giorgia, che Sergio ha semplicemente esposto nella sua bellezza trascinante, provate a stare fermi! Voto 8.

Samuel ('Ho difeso il mio amore' dei Nomadi): il pianoforte quest'anno è abusato, tutti gli inizi sono suoi. E qui non aiuta Samuel che non possiede voce tenorile. Canzone non facile da controllare con grande pathos come faceva Augusto Daolio. E senza scomodare ne i Profeti ne i leggendari Moody Blues. Voto 5.

Fiorella Mannoia ('Sempre e per sempre' di Francesco De Gregori): ecco una canzone che guadagna appoggiandosi sulla splendida voce narrante di Fiorella. Il testo ne acquista lucidità espressiva e contemporaneità pop. Francesco De Gregori avrà sicuramente giuggiolato nell'ascoltarla! Voto 9.

Gigi D'Alessio ('L'immensità' di Don Backy): gli arrangiamenti sono rensponsabili al 100% della rilettura di questi classici. In questo caso d'Alessio pennella da bravo guaglione il magnifico brano che ha fatto innamorare tanti italiani! Chissà se era nel suo repertorio quando cantava ai matrimoni! Bravo. Voto 7.

Elodie ('Quando finisce un amore' di Riccardo Cocciante): brava anche lei in questo classico veramente difficile del gigante Cocciante che è nel nostro dna da sempre. Ma la potenza a Elodie non manca. Perfetto equilibrio fra orchestra e cantante. Ottima ed originale interpretazione. Voto 8.

Michele Bravi ('La stagione dell'amore' di Franco Battiato): grande Michele con l'uso all'inizio dell'harmonizer che il sommo Battiato approverà sicuramente. Una canzone che sempre si farà notare, da oggi anche nella versione di Michele. Un cognome una profezia. Davvero cult! Voto 9.

Marco Masini ('Signor tenente' di Giorgio Faletti) : la canzone anzi il libro scritto da Faletti rappresentava allora un perfetto ed ambiguo brano dalla potenza distruttiva sul palco di Sanremo, almeno nella parte rappata. Mi spiace ma non riesce a dare emotività neanche la parola Minchia! Voto 5.

Ermal Meta ('Amata terra mia' di Domenico Modugno): chissà chi ha pensato a questo abbinamento perfetto. Forse lui stesso. Ermal convince e si cala nell'interpretazione teatrale di questa splendida canzone. Grande emozione per questo valzer mediterraneo! Voto 9.

Lodovica Comello ('Le mille bolle blu' di Mina): l'uso della voce pop leggera leggera, è emblematico in questa canzone che ne ha bisogno. Ma lei non convince neanche nella sfrontatezza giovanile necessaria per l'epoca rappresentata. Appena sufficiente. Voto 6.

Alessio Bernabei ('Un giorno credi' di Edoardo Bennato): ha la qualità per affrontare l'estensione vocale che richiede questa cover e si gioca bene l'ultima strofa salendo di ottava alla fine. Ma non basta questo per farne un evento musicale emozionale. Promosso a stento. Voto 6.

Francesco Gabbani ('Susanna' di Adriano Celentano): intelligenza e capacità di rendere le scelte delle canzoni attuali e propositivamente belle. Bellissimo arrangiamento e voce graffiante. Merita anche lui l'esposizione ed il successo che Sanremo gli decreterà. Bravo davvero. Voto 9.

Fabrizio Moro ('La leva calcistica della classe '68' di Francesco De Gregori): Sempre il pianoforte per l'apertura di questa magnifica canzone. E qui Fabrizio la fa sua, anche perché non è obbligato a dimostrare la sua bravura compositiva. Grande magia il papà Francesco De Gregori, sarà contento. Bravissimo e come canta nella canzone ' il ragazzo si farà' ormai è una certezza. Per me il migliore è lui! Voto 10.

Chiara ('Diamante' di Zucchero): finalmente rilassata e convincente. Ma l'esecuzione fin troppo professionale e perfetta non lascia spazio al dialogo che dovrebbe crearsi fra l'ascoltatore e la sua pancia in questo classico Zuccherato. Sufficiente sì, ma a stento. Voto 6.

Al Bano ('Pregherò' di Adriano Celentano): una vecchia volpe come lui cosa poteva scegliere, un suo stesso classico? Si cimenta con questo gioiello di King che ha cantato in mezzo mondo fino da quando era orchestrale. Qui in Canada, dove sono oggi, è già un successo! Bravo Carrisi e viva l'Italia! Voto 7.

Michele Zarrillo ('Se tu non torni' di Miguel Bosè): anime dolci che si incontrano Miguel Bose un signore e principe e Michele Zarrillo che ha sempre sotto sotto un filo rock nella sua narrativa e nella sua voce! Grande e convincente interpretazione nel pochissimo tempo a disposizione sanremese .Voto 8.

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