"Se tornerei in gara come ha fatto la Mannoia? Io in gara perdo, perderei di nuovo. Non sono adatto a quella cosa lì". Zucchero torna al Teatro Ariston da superospite a più di 30 anni dalla sua ultima apparizione in gara (se si esclude il supporto alla figlia Irene in un duetto della serata cover di qualche anno fa). Era il 1986 è con 'Canzone triste' arrivò penultimo. Era già successo nel 1985 con 'Donne' e anche in una delle due partecipazioni tra le Nuove Proposte (nel 1982, quando lui arrivò penultimo con 'Una notte che vola via' davanti a Vasco, ultimo con 'Vado al massimo'). "Su questo la penso come Vasco, che non a caso è così amico mio, visto che abbiamo avuto pure la stessa donna per un periodo! Noi non c'entriamo niente con questi meccanismi", ride.
Poi, più serio, aggiunge: "Sono tantissimi anni che mi chiedono di venire come ospite ma non ho mai accettato perché forse ero rimasto un po' male da come mi erano andate le cose a Sanremo - confessa Zucchero - però con Carlo Conti ci conosciamo da quando avevamo 16 anni: lui metteva i dischi nei locali dove io suonavo all'inizio e per un periodo avevamo anche lo stesso impresario. Così, visto che era da un po' che mi chiedevo se ho dato più io al festival o il festival a me, ho deciso che era andata pari e ho accettato di tornare quest'anno", dice Zucchero che domani sera aprirà la finale del festival di Sanremo con il brano 'Ci si arrende'. "Poi farò 'Partigiano reggiano' e infine un duetto virtuale per ricordare Luciano Pavarotti sulle note di 'Miserere'", svela Zucchero che nei prossimi mesi sarà ancora impegnato nel tour mondiale di 'Blackcat' che arriverà a contare 150 date, di cui 10 all'Arena di Verona (5 nuove a settembre sono state annunciate proprio a Sanremo).
