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Tv: su Rai2 crime e aldilà in 'La Porta rossa', un'idea di Lucarelli

15 febbraio 2017 | 18.25
LETTURA: 4 minuti

da sinistra Raniero Monaco Di Lapio, Pierpaolo Spollon, Alessia Barela, Fausto Sciarappa, Valentina Romani, Lino Guanciale, Gabriella Pession, Carmine Elia, Antonio Gerardi, Cecilia Dazzi, Gaetano Bruno alla Casa del Cinema per la presentazione della serie tv 'La Porta Rossa'
da sinistra Raniero Monaco Di Lapio, Pierpaolo Spollon, Alessia Barela, Fausto Sciarappa, Valentina Romani, Lino Guanciale, Gabriella Pession, Carmine Elia, Antonio Gerardi, Cecilia Dazzi, Gaetano Bruno alla Casa del Cinema per la presentazione della serie tv 'La Porta Rossa'

Un nuovo sodalizio su Rai2. Crimine e aldilà si incontrano per un racconto che sfiora il fantasy con i piedi per terra. E 'La porta rossa', serie tv di Rai 2, ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi per la regia di Carmine Elia che sarà in onda da mercoledì 22 febbraio per sei prime serate in 12 puntate e che oggi è stata presentata alla Casa del Cinema di Roma alla presenza, fra gli altri, del direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta, di Raidue Ilaria Dallatana e del cast.

Nata dalla collaborazione tra Rai Fiction e Vela Film, 'La porta rossa' racconta la storia di Leonardo Cagliostro (Lino Guanciale), ispettore di polizia che torna dall’aldilà per investigare sulla sua stessa morte e per vegliare sulla moglie e collega Anna (Gabriella Pession).

"E' stato un grande lavoro di scrittura, ideato da Carlo Lucarelli con Giampiero Rigosi, in linea con i nuovi progetti di Rai 2 basati sulla diversificazione - ha detto Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction, durante la conferenza stampa - Vogliamo creare prodotti che mantengano lo spirito della Rai, rete generalista dall’animo popolare, ma aperti a un pubblico più ampio, giovane e moderno. Ne è dimostrazione il fatto che Studio Canal si è innamorata della serie e l’ha comprata per distribuirla internazionalmente".

"La capacità della rete di parlare al pubblico trova nella fiction un passaggio fondamentale. Con 'La porta rossa' apriamo il genere crime a nuove suggestioni come il fantasy, arricchendo la serie attraverso modernità e stratificazione di generi", ha evidenziato Ilaria Dallatana, direttrice di Rai2.

"Era chiaro che sarebbe stato faticoso il lavoro durante le riprese - ha detto l'attore Lino Guanciale a proposito del lavoro svolto sul set - ma in fase di preparazione c’è stato un lavoro realizzato con tale accuratezza che tutto era già chiaro e preparato. Anche se il mio personaggio è un fantasma, ho tentato di ‘esistere’ il più possibile in scena, nonostante i miei colleghi recitassero facendo finta che io non fossi presente!".

Il tema di questa serie tv "è uno spunto di riflessione - ha evidenziato Gabriella Pession - La morte può diventare un dono per un ritorno alla spiritualità, della quale c’è sempre bisogno. Io credo che esista qualcosa nell’aldilà, e penso sia importante portare sul piccolo schermo questo tema affinché lo spettatore ne sia stimolato".

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