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Masterchef, il vincitore lavorerà con Barbieri: "Ho partecipato per lui"

10 marzo 2017 | 07.19
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Valerio Braschi (foto dal profilo Facebook)
Valerio Braschi (foto dal profilo Facebook)

Valerio Braschi, il giovane vincitore della sesta edizione di Masterchef, nasce nel 1997 a Cesena. Vive a Santarcangelo Di Romagna, in provincia di Rimini.

Ecco come si racconta sul sito ufficiale della trasmissione di Sky: "Sono uno studente ma il più grande sogno è diventare uno degli chef migliori al mondo. Sono giovane ma ho le idee chiare: da grande voglio fare lo chef. Energico ed esuberante, sono molto determinato ma anche un po' permaloso. Mi muovo in modo buffo, ma solo perché la mia parola d’ordine è carico in tutte le sue sfumature: carico a 1000, carichissimo, carico a manetta. La passione per la cucina mi è stata trasmessa dalla mia famiglia sin da piccolo. Autodidatta dalla passione pura, molti insegnamenti li apprendo da mio fratello e mio padre. Nella mia cucina sperimento con i sapori che conosco e chiedo informazioni su quelli che non conosco. Nel tempo libero mi piace giocare a basket e a calcetto, adoro sciare e stare con gli amici".

Infine il sogno: "MasterChef perché spero di entrare nel grande mondo della ristorazione e lavorare con Bruno Barbieri". E il sogno sembra proprio che stia per realizzarsi.

La proposta lavorativa nella cucina di Barbieri arriva infatti a poche ore dalla finale, durante la conferenza stampa per celebrare il giovane studente romagnolo. "Non mi aspettavo che mi chiedesse di lavorare per lui, andrò assolutamente. Non posso dire di no, sono entrato a Masterchef per lavorare per lui", dice il vincitore.

"Maradona (altro concorrente di MasterCheft, ndr) ti sta aspettando a Bologna, ti aspettiamo molto volentieri se vuoi venite un po con noi", dice Barbieri che riconosce in Valerio "il sangue romagnolo e la voglia che ha sempre avuto di vincere questa edizione di Masterchef. Non conoscendo bene la storia della cucina ha capito che doveva bypassare e puntare su idee più innovative e moderne", racconta. "Qualche volta ha fatto degli errori, il menù della finale ci ha lasciato sbalorditi dall'inizio alla fine, ma ci ha creduto fino in fondo".

E complimenti sono arrivati anche dagli altri giudici del programma che nella finale di ieri ha toccato il 6,34% di share ed è stato seguita da un milione 683 mila spettatori medi. "Ha vinto un ragazzo di 18 anni e questo vuol dire che se ci credi puoi vincere", dice lo chef Antonino Cannavacciuolo. Per Joe Bastianich, MasterChef ha segnato "l'evoluzione di un giovane che da 'ragazzo perso' è diventato vincitore mostrando con la cucina il suo modo di comunicare". E nella finale Braschi è stato anche 'invitato' a fare uno stage nella cucina dello chef Igles Corelli, tra le special guest dell'inedita finale a tre.

"Sono contentissimo per il traguardo raggiunto, è una cosa insperata". Così Valerio commenta la vittoria nella sesta edizione. Il 18enne ha lasciato il liceo scientifico per entrare nella cucina più famosa d'Italia e "sono molto contento di dove sono arrivato. Credo che posso essere di esempio a tutti i ragazzi che non sanno cosa fare. Bisogna buttarsi nelle cose che piacciono e provarci perché può andare male ma può anche andare bene, come è successo a me. La cucina non faceva parte del mio futuro, ora io voglio fare il cuoco", dice.

"Prima delle prove la tensione era molto alta - continua -, ma più la gara era complicata e dura più mi divertivo . La prova più difficile è stata quella in Spagna, ma è stata anche la più bella. Ho sempre voluto vincere, ma da quando siamo rimasti in dieci forse è iniziata la mia vera gara", racconta.

Il menù innovativo della finale "Ho voluto che rispecchiasse quello che per me è la cucina, i miei piatti erano buoni. Nei dolci sono negato, l'ultimo era un po' piccolino perché ho sbagliato la misura del coppapasta", svela.

Ai quattro giudici - Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo - ha servito una spuma di plancton con sashimi di capasanta affumicata e crumble di fave di cacao; una tartare di manzo wagyu con riccio e farro; ravioli alla cinese ripieni di salsa udon gelificata, spalla di maiale e cavolo cinese con chutney agrodolce; black cod in oliocottura con pelle croccante, crema di mais e mais peruviano bruciato; e per dessert semifreddo al basilico e vaniglia con frutto della passione, stenia e mangostino. "MasterChef è stato un trampolino di lancio, ora - conclude Valerio - voglio fare il cuoco".

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