Apollineo e dionisiaco, un corpo eroico, su un viso d'angelo, che trasuda incanto. Davide Dato è uno dei più grandi danzatori dell'era post Bolle, biellese (è nato a Occhieppo Superiore), classe 1990, primo ballerino della compagnia di balletto dell'Opera di Vienna, diretta da Manuel Legris. Sarà tra i protagonisti del gala 'Les étoiles' in programma a Roma, all'Auditorium Conciliazione sabato prossimo (unica replica domenica 19 marzo).
''La mia passione per la danza è cominciata prestissimo. Avevo 6, 7 anni. Sentivo la musica e cominciavo a danzare - ha raccontato all'Adnkronos, Davide Dato- Ballavo in coppia con mia sorella sui tavoli di casa. Ho chiesto ai miei genitori di portarmi a scuola di danza. La mia avventura è cominciata così. La danza - ha proseguito - è una passione vera che sentivo già da piccolino. L'ho seguita, non l'ho mai abbandonata. Amo la danza più di qualsiasi altra cosa al mondo''. ( Fotogallery )
Come molti italiani, Vito Mazzeo, Alessandro Riga, Carlo di Lanno, Federico Bonelli, Alessio Carbone anche Davide Dato fa parte della nutrita schiera di straordinari danzatori che si sono distinti nel panorama internazionale. Passione, bellezza, seduzione, sex appeal e non solo. ''Mi capita spesso di viaggiare, di conoscere danzatori italiani - ha risposto Davide Dato- C'è molto talento che viene dal nostro paese''.
''Roberto Bolle, per esempio, rappresenta un'eccellenza non solo in Italia, ma in tutto il mondo - ha aggiunto la giovane stella italiana- Roberto è riuscito soprattutto nell'intento di coinvolgere il grande pubblico nella danza. Però gli italiani piacciono all'estero. Piace il loro vitalismo, la loro espressività, il calore e la positività' del carattere''.
Nessun rimpianto per aver abbandonato, giovanissimo, il suo Paese? ''Non ho rimpianti -ha risposto Dato- E' naturale che un danzatore, viaggi, conosca, arricchisca il proprio bagaglio di esperienze. E poi nell'epoca della globalizzazione viaggiare, muoversi, volare... è tutto molto più facile''.
Davide Dato è stato nominato la scorsa stagione, primo ballerino del Wiener Staatsballett dopo una rappresentazione del 'Don Chisciotte' nella rilettura coreografica di Rudolf Nureyev. ''Devo molto a Manuel Legris, alla guida della compagnia del Teatro dell'Opera di Vienna. E' una delle ragioni profonde che mi trattengono nella capitale austriaca. Non mi aspettavo la promozione a primo ballerino - ha ricordato ancora - Una sorpresa e un'emozione fortissima''.
'Il fatto poi che Manuel Legris abbia lavorato all'Opéra di Parigi a stretto contatto con Nureyev, è per me qualcosa di importante - ha spiegato ancora- Il maestro tramanda all'allievo conoscenze. Esperienze preziose, come l'oro''. Non solo danza per la giovane stella italiana, ma anche cinema, pubblicità, set fotografici con importanti maison di alta moda.
''L'ultima pubblicità è quella legata ad una nota marca di caffè - ha raccontato Dato- Mi sono divertito. Diciamo che à meno faticoso che ballare e si può raggiungere un pubblico molto più vasto''.
Cosa si aspetta da una 'nuova' Europa una giovane 'étoile'? ''Che la politica abbia più attenzione per l'arte e la cultura - ha risposto - In Austria tutto questo avviene. E' assolutamente visibile, palpabile''. Per il gala 'Les étoiles' attesi a Roma Marlon Dino a Lucia Lacarra dall'Opera di Monaco di Baviera, Gonzalo Garcia, Amar Ramasar e Tiler Peck dal New York City Ballet, Ivan Vasiliev, Liudmila Konovalova e Maria Vinogradova dal Bolscioi di Mosca.
